Sono andato nel negozio di alimentari sotto casa, per comprare del latte e un po’ di pane. Come la maggior parte di negozi di alimentari a Bologna, è gestito da pakistani. Ogni tanto faccio due chiacchiere col proprietario, come va, come non va. Oggi c’è stato questo dialogo.
– Ma dimmi, sei laureato? – mi chiede.
– Eh, sì, da quasi un anno – rispondo. E prego non mi faccia la domanda successiva, la maledetta domanda. Ovviamente me la fa.
– E il lavoro?
(Cristo).
– Eh, lo attendo.
– Vieni a lavorare qua.
È la prima proposta di lavoro diretta che ricevo. Ma non ce la potrei fare. Tutto il giorno a contatto col cliente, che per definizione è stressante. Spesso. “Magari”, penso, “è una battuta”. Quindi dico sorridendo che non sono fatto per un lavoro del genere.
– Ma in mezz’ora si impara – dice lui serissimo. E aggiunge: -Lo può fare anche un dottore.
Mi sono guardato intorno nel negozio per vedere se ci fosse un posto per appendere il certificato di laurea.
Qualunque lavoro è onorevole, purchè sia onesto, diceva mio nonno… 🙂
La terza offerta di lavoro in 2 giorni!!!
Ma chissei?!?:D
Dopo secoli di inerzia, cara Naima… E, sig.na Confusionando: il nonno aveva perfettamente ragione. Ma proprio non mi vedo lì, senza togliere nulla ai verdurai del mondo (io adoro le verdure). 🙂
Sera! Non potevo non fermarmi un attimo a leggere il tuo blog, dato che si chiama “a day in the life” e dato che “metà di ciò che dici non ha senso…” :P!!! Per un beatlesiano come me.. sono cose importanti!!! Tornerò a leggerti, bye!!!Alexander.
ehi, grazie! (vedi a volte come basta mettere un nome giusto… ;))
ma senti, se non accetti quel lavoro puoi metterci una buona parola? Cheers.
ah, adesso capisco come sei arrivato da me. tramite edi, giusto?
carino qui 😀
Al certificato ce la metti la cornicetta? 🙂
Ehi, ehi, ehi, una per volta. Dunque:per edi: la buona parola per te ce la metto, ma forse prima devi fare come me e andare praticamente ogni giorno nel negozio e comprare latte e birra. Così confondi il gestore e lo ammorbi(disci).per bradipa:no, non so come sia capitato sul tuo blog. ogni tanto giro a caso, seguendo rotte ipertestuali e confuse 😉per sista:certo che gliela metterei la cornicetta, ma fatta di zucchine, che ne dici? o di baccelli di fagioli o di involucri di piselli… 🙂
ma io lo farei… in altre epoche ho fatto anche la barista (in Olanda) e mi sono divertita un casino e guadagnavo pure bene. Perché no? poi hai tutto il tempo per cercare la tua occupazione da DoKtor
sì pero’ devi fare un po’ di esercitazioni a casa (incartare rosette e salumi). Mica è facile. Niente accartocciamenti approssimativi! 😀
Mi sa che comprerò un corso a dispense. 🙂
mi fa piacere che per avere tue notizie devo leggere il blog…hai trovato un lavoro?
no, scemo. nessun lavoro. anche se, per il tempo che ultimamente spendo là…