Ieri sera, a casa mia, è stato piacevole. È arrivato M. che ha portato una bottiglia di Moet et Chandon, una di Pinot di Pinot e un vassoio pieno di cioccolatume della Ferrero. Abbiamo pasteggiato a M&C, pasta e fagioli, spaghetti all’amatriciana, in uno splendido connubio alto/basso, parlando di Labranca e di varie amenità. Poi sono arrivati amici, forniti di birre e vini, e abbiamo giocato a Trivial Pursuit. Questa volta ho scoperto (e memorizzato almeno per un paio di giorni) che:
1. il campo dove si gioca la pelota basca si chiama fronton (peraltro già sapevo che la pelota basca è lo sport dove la palla corre più veloce, oltre 200 km/h);
2. la giraffa può correre ad una velocità di 60 km/h (mentre il ghepardo arriva a circa 80 km/h, a meno che non abbia mangiato pesante: in tal caso manco si sforza di correre, lui mica lo fa per sport);
3. l’infiammazione del glande si chiama balanite (avevo trovato una foto meravigliosamente esplicativa, ma evito di metterla);
4. l’isola più grande dell’arcipelago delle isole Salomone è Guadalcanal (mi ricordavo solo di una battaglia svolta là, ma non c’ero, io);
5. Michael Jackson ha inciso il suo primo album solista nel 1971, a soli tredici anni; mi chiedo perché non abbia usato questa scusa quando l’hanno beccato con le mani nel sacco. “Embè, che volete che sia se ha tredici anni ed è a letto con me, io alla sua età incidevo già un disco… O tempora o mores. Questi giovani pensano solo a divertirsi, oggi”.
Finita la partita qualche sventurato ha fatto la domanda: “E quindi, che si fa a Capodanno?”, distruggendo completamente il clima festoso che si era creato. Dopo poco i miei amici erano tutti a casa. Io ed M. abbiamo pensato alla soluzione Labranca per il 31. Poi abbiamo convenuto che, se ieri fosse stata la notte di Capodanno, sarebbe stato bellissimo. E, soprattutto, ce lo saremmo tolti dalle palle.
fio passa, legge e si fa una risata con il pezzo su michael jackson. o tempora o mores, questi ggiovani d’oggi. 🙂