Lunedì notte verso le 3, dopo la trasmissione, ho preso come al solito l’autobus notturno. Ho avuto modo di assistere ad una scena surreale. Un ragazzo stava parlando con una prostituta, che immagino tornasse a casa dopo il lavoro, cercandola di convincerla ad andare con lui. Non sull’autobus, immagino. Non sono riuscito a seguire tutto il discorso, ma mentre stavo scendendo la ragazza, piuttosto divertita – anzi rideva proprio – gli ha detto: “Ma è tardi, ti rendi conto? Io alle tre stacco”.
Tornando a casa ho pensato: ma insomma, come si fa a rimettere in piedi l’economia se non c’è la flessibilità totale?
:))
mohohoh!!!
Mi sa che la poverina era stata flessibilissssssima tutto il giorno, non le si poteva chiedere di più. Mondo infame quello in cui gli uomini, soprattutto se giovani, han bisogno delle puttane.
Quanto, per dio, dobbiamo aspettare per legalizzarle? Primo passo, per diventare un paese normale.
oh, serghei: ma che stai dicendo? il problema è estremamente complesso. e penso che perché questo paese si civilizzi ci siano diverse cose da fare, molto ma molto più importanti.mi sono dimenticato di apporre il bollino “ironia di bassa lega” sul post, mannaggia.
Ma… (scusate se mi intrometto) se si legalizza la prostituzione e/o la droga e/o qualsivoglia altro vizio… me lo dite voi che cavolo dovremo mai inventarci per essere trasgressivi??? Io un’idea ce l’avrei: illegalizziamo il matrimonio!!! Geniale, eh? ;o)
mi sa che lo dovevo apporre pure io, il bollino. “commento di basso umorismo, con ambizione di essere provocante.”, saluti a tutti.
touchè, serghei :)però a volte sento delle cose che vorrei tanto fossero battute…
In ufficio noi la “flessibilità” la chiamiamo infatti “pieghevolezza”. Pun intended.