E quindi, come è accaduto anche l’anno scorso, me ne vado per qualche giorno sui monti a parlare di cinema e sceneggiatura ad un branco di diciassettenni. La cosa che mi inquieta un po’ è che la professoressa che mi accompagnerà, e che ha seguito con me i miei seminari, mi continua a dire: “Cerca di fare delle lezioni il più pratiche possibili, perché questi ragazzi… No, non è che… Sono intelligenti, eh, ma… Insomma, non hanno tanta capacità di concentrazione, sono un po’ casinisti, insomma…”.
Con le classi dei due anni passati non c’era stata alcuna raccomandazione preventiva. E non è che fossero dei monaci buddisti.
Che dite, uso il classico “metti la cera, togli la cera” o faccio loro scavare delle buche nella neve e poi gliele faccio riempire?
Staremo a vedere. Sarò senza computer fino a venerdì. Statemi bbuono.