Il documentario della BBC sulla pedofilia, trasmesso qualche ora fa da Anno Zero di Michele Santoro, non mi ha meravigliato. Mi ha colpito, sì, ma non di sorpresa: sapevo bene quali fossero i colpi, e dove sarebbero stati portati. Mi ha inorridito, ma non scandalizzato.
La pedofilia è diffusa, nel mondo, ed è evidente che un pedofilo, sotto processo e seguendo il giuramento fatto prima della sua deposizione, racconti come e perché gli piacciano bambini e bambine e cosa fa loro. Il contenuto della deposizione possiamo figurarcelo, e immagino che l’autore del servizio abbia voluto insistere sui particolari più raccapriccianti dei racconti del sacerdote cattolico americano per fare prendere coscienza del problema violentemente al suo pubblico.
Il problema aggiuntivo, ovviamente, è che il pedofilo in questione, anzi, i pedofili in questione siano sacerdoti.
Una testimonianza importante è stata quella della nonna del bambino brasiliano molestato da un sacerdote ben noto per le sue tendenze pedofile. La donna parla di pressioni della Chiesa per mettere a tacere l’accaduto, ma anche di pressioni della comunità perché fosse omertosa sul crimine: una comunità rurale brasiliana, che supponiamo essere di basso reddito e di basso livello culturale.
Ed ecco, viene fuori immediatamente il potere della Chiesa cattolica. Un potere sulle masse, sulle menti, quindi più impalpabile (si fa per dire), che va a braccetto con il potere ufficiale della Chiesa, che si manifesta sotto forma di documenti come il “Crimen Sollicitationis”, lettere mandate ad ogni vescovo della terra, mica codici segreti rivelati in concili carbonari. Un potere diretto sui suoi ambasciatori (con notevoli eccezioni, per fortuna) e un potere indiretto e mediato su una popolazione che, secondo i loro piani, dovrebbe essere coestensiva con la comunità di credenti. Una sudditanza transazionale, che chiaramente è più osservante nei posti dove la parola di Dio è effettivamente vista come salvezza; ma la Parola dev’essere per forza di cose mediata, raccontata, imposta da sacerdoti, che, automaticamente, vengono visti come legati direttamente a quello che dicono. Perché, quindi, denunciare il prete? Potrà mai aver sbagliato un uomo di Dio?, dice la comunità alla nonna del bambino violentato.
Ma il potere della Chiesa cattolica è fortemente strutturato, e anche se non si basa – come molti poteri forti – sulla minaccia fisica, si appoggia, come comunemente accade, su segreti, omertà, verticalizzazioni. Si autotutela, con ogni mezzo. Il tutto col beneplacito di dio (da non credente presumo che Dio sia tutta un’altra cosa).
Purtroppo non credo che succederà niente, dopo la messa in onda del servizio. La Chiesa di Roma è inattaccabile, e, come tutti i poteri forti, è legato a doppio filo con altri poteri, ha interessi economici, politici e culturali. Essendo una monarchia non ha neanche bisogno di farse elettorali o di potenziali alternative. Le successioni avvengono per delicati equilibri interni, e le “aperture” sono state poche e centellinate nel corso dei secoli, secoli nei quali questo potere è sì diminuito, ma è ben lungi dallo scomparire.
La Chiesa cattolica, insomma, funziona. Le sue regole e i suoi modi sono stati esportati con successo in tutto il mondo, i suoi uomini vengono protetti dalla comunità e dall’organizzazione centrale, l’impunità della stragrande maggioranza delle sue azioni criminose è pressoché certa. L’unica differenza con la mentalità e il modus operandi della mafia è che parte da principi molto diversi e non usa pistole. Per il resto è un altro grandissimo prodotto da esportazione del made in Italy.
Questo post è dedicato a tutti i sacerdoti che si possono permettere di pronunciare “Dio” con la “D” maiuscola. Fate qualcosa, se potete.
Senza andare in Brasile, la storia dei parrocchiani fiorentini è ancora più inquietante, se pensi a quanti anni questi qui sono stati senza fare alcuna denuncia alla magistratura, perchè credevano nella giustizia interna della Chiesa. A Firenze città, non nella degradata campagna brasiliana e nemmeno nel paesino dell’entroterra siciliano o veneto dove il parroco la fa da padrone.
Il risultato è che ora che il muro di omertà si è rotto i casi di violenza sessuale su bambine fino a 10 anni non sono praticamente più perseguibili, grazie alla prescrizione (chiaramente gli ultimi stupri sono dell’inizio anni 90, il prete è vecchissimo…)
ho molta paura di alcune parti e fasi della Chiesa…..e lo dico da credente….
Saluti
Astro
P.s. 67-07…sgt peppersssss….
“sai tante cose
ma non cos’è l’amore
troppa cultura ti ha inaridito il cuore”
Questi qui sono gli unici versi che ricordo parola per parola di una poesia che ci fece imparare a memoria la mia professoressa delle medie. Parlava dei rischi di leggere troppo, di studiare troppo, di pensare troppo.
Di pensare troppo.
blog interessante, sul serio..
ciao!
Roxxxx
Nello stesso periodo che fu messo in onda dalla BBC questo video, fu trasmessa un’inchiesta dalle Iene sui comportamenti dei preti ai casi di pedofilia che venivano riportati. Dal sito delle Iene il video è stato rimosso, ma è visibile qui:http://www.anobii.com/anobi/person_friend.php?type=3
(che è poi lo stesso sito che ha fatto la traduzione del video della BBC)
alessandra
…non ti conosco.ho letto il tuo blog per caso,cercando su google “metal bologna”e sei venuto fuor tu,anche se non so proprio come(misteri di google).Siccome è difficile che una cosa che mi passa sottomano non subisca i miei raggi x,ho letto qualche pagina del tuo blog…precisamente l’acquisto degli occhiali verdi(o dovrei dire il non-acquisto…ma hai fatto bene,bisogna sempre comprare ciò che è di stagione).Mi è piaciuto e ho letto ancora…carino,carino…essendo anch’io studentessa di bologna,mi sono decisa a scriverti…punto decisivo a favore del tuo blog:l’amore per le parole e l’assenza di tue foto al mare o davanti la torre di pisa…vabbè,non avendo un mio blog,lascio l’indirizzo messenger.Ciau!
disorder: mi hanno detto che poi se ne è parlato, ma io ho deciso di non vedere altro se non il documentario, quella sera. comunque tremendo anche quel caso: e la sua gravità testimonia ancora una volta lo strapotere ecclesiastico.astro: immagino che da credente sia ancora più devastante questa realtà. (ho festeggiato degnamente l’uscita del disco con una monografia in radio: se vuoi i file audio, se proprio li vuoi, scrivimi).mariajcoe: sì, però il mito dell’amor (del buon) selvaggio, no. unendo le straussiane cultura e natura ci si può divertire un sacco. 🙂alessandra: grazie della segnalazione, lo guardo al più presto.anonima: grazie! credo però che il tuo contatto msn non si veda nel commento, anzi, ne sono sicuro.
Il link corretto è questo: http://www.bispensiero.it/
alessandra