Sapete, nel caso quello là, dai, la cosa che mi ha sempre insospettito è: ma possibile che in un Paese in cui la pratica dell’occultamento, insabbiamento, deviazione, controllo dell’informazione è ormai a dei livelli magistrali, il Caro Premier e il suo staff si siano fatti scappare questi episodi?
Però oggi il Corriere pubblica la lettera in cui Gino Flaminio, ex-fidanzato della sgallettata, chiede scusa a Berlusconi, alla ragazza, al panettiere sotto casa, ai suoi parenti, all’elettrauto, eccetera. Questa lettera è la prova che l’entourage del Caro Premier è di nuovo attivo: è evidente, infatti, che Gino non l’ha scritta di sua volontà. Lo stile è inconfondibile: gli è stata dettata da Capezzone.
Si, in effetti e’ stata scritta ritagliando le lettere dal giornale (anzi, da Il Giornale).
Ghedini ci ha messo la colla, e Capezzone l’ortografia.
Mi piacciono le parole interamente in maiuscolo, soprattutto: “QUERELARE” (che immagino urlato, scandito) e “rapporti di SESSO” (sillabato).
Per un filologo, questo è un testo di inestimabile valore.
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“Poi mi dicono che sono un cammorrista, Boss, Bugiardo, Leader di Sinistra, Falso, Diffamatore, insomma una schifezza di uomo.”
… è pregevole (e non sono ancora arrivata alla fine della lettera)