Quando andavo a scuola dovevo attraversare sempre una piccola galleria commerciale nel centro della mia città di nascita: durante le feste natalizie era sempre addobbata a festa, con tristi alberi di Natale, fiocchetti e un tappeto rosso con scritto “Buone Feste!” (sì, con due maiuscole, un punto esclamativo e, forse, numerose facce di babbonatale da pestare: essendo un tappeto…).
La galleria per me non significava niente durante le feste: ignoravo alberi e fiocchetti e pestavo naturalmente la faccia al vecchio grassone.
Ma il sette gennaio, quando si tornava a scuola, passare attraverso quella galleria era dolorosissimo: infatti rimaneva adobbata a festa anche dopo l’Epifania, per qualche giorno, e le faccione ormai grigiastre e tumefatte sul tappeto si prendevano la rivincita su noi ragazzini che tornavamo a scuola, in discesa libera verso le forche della fine del primo quadrimestre.
Era da tanto tempo che non sentivo quella sensazione. Oggi in radio ho preso una pausa, sono andato alla macchina del caffè, ho premuto un pulsante ed è venuto fuori un bicchiere con decorazioni di campanelle, bacche e agrifogli. Mi si è stretto lo stomaco. Ho preso il bicchiere e ho fatto per berne il contenuto. Le macchie sulla superficie della bevanda avevano una forma che ricordava tanto il viso di un vecchio con la barba che sogghignava.
poi cancella il mio commento, che son sgradevoli le annotazioni di refusi:
“interrogativo” per il punto esclamativo di “Buone Feste!”
io c’ho il blocco allo stomaco da una settimana
non so in radio ma il caffè che hai bevuto a casa era sicuramente corretto con dell’LSD. PL2
inquietante…
inquietante, sì. Anche a me crea un certo disagio vedere alberi e lucette dopo il 6.
vero, hai anche perso una virgola dopo “natalizie”, quarta riga.
Ma poi cancella questo commento
Mokia
grazie a tutti i miei attenti lettori, dico davvero. ma i commenti non li cancello, ma vi pare?
comunque: niente lsd. anche se, rileggendo questo post, mi sono inquietato anche io. i prodromi della schizofrenia?
mi è venuto in mente l’odore di candeggina e quaderni e carta che c’era in classe quando ci entravi il sette gennaio… ma anche -permettimelo, visto che gennaio è il mio mese- la felice intuizione che la luce sta lentamente ritornando… una specie di necessità biologica di sgranchirsi e uscire dal letargo. Che ti devom dire… quest’anno ho avuto un principio ottimista.. 😉
la fortezza
cazzo, un Beatlesiano!!!
devo ripassare!!!
Bacini & Rock’n’Roll!!!
bello il blog….
http://www.professionearchitetto.it/blog/giordanaquerceto.aspx
ictus: torna, torna. quando vuoi sono qua.giordana: grazie. ti invidio per la residenza…
[…] lasciando qualche decorazione e alberello superstite in giro, erano traumi, come ho raccontato qualche anno fa su queste pagine. Quest’anno, cara Befana, le feste sono state davvero rapide, seppure […]