Per una serie di motivi, ho sempre avuto un rapporto inesistente con il freezer: cioè, io lo volevo, ma lui non si faceva vedere. O era perennemente pieno di impegni e scatole, quando abitavo con altre sei persone, o era debole e comatoso, come il finto freezer del minuscolo frigo della casa che ho appena lasciato. Nella mia nuova casa il freezer c’è. Me ne sono reso conto da poco, quando ho riscoperto i banconi dei surgelati al supermercato. Di solito ci passavo davanti senza degnarli di uno sguardo, oppure comprando qualcosa che avrei probabilmente mangiato mentre aspettavo l’autobus. E invece, l’altro giorno, ho finalmente comprato dei prodotti da mettere in frigo. Voi direte, che ne so, del caviale di “Quattro Salti in Padella”. L’anatra alla pechinese surgelata. Niente di tutto questo. Ho comprato due pizze.
(Rumori di disapprovazione dal pubblico)
Margherita, per la precisione.
(Qualcuno lancia degli oggetti)
Dell’Esselunga.
(Scatta la rivolta popolare)
Insomma, l’altra sera, tornando dalla radio, stanco e affannato, mi sono detto: e adesso mi mangio una bella pizza. Ho cantato una canzone col mandolino intitolata “Si schiatta di caldo, ma preferisco il caldo del forno per dieci minuti che mettermi a cucinare.” E ho pensato ad un altro elettrodomestico usato sempre poco: il forno. Nella mia casa nuova il forno c’è. E’ lucente, bellissimo, essenziale, che guarda, quasi quasi ti pare brutto metterlo là, incassato tra gli altri elettrodomestici, e lo vorresti minimo minimo come comodino in camera da letto.
Però io a questi oggetti ci tengo, e leggerei anche le istruzioni di una torcia elettrica, figuratevi il manuale di un forno. Una lettura appassionante, ricca di colpi di scena, emozionante, calda (scontato). Mi siedo comodo, accendo la pipa, e, sorseggiando un cognac, inizio a leggere.
La prima volta che usate il forno – “La prima volta”, penso, romanticamente, poi torno alle istruzioni – dovete farlo stare acceso per un’ora a 200 gradi.
Sbianco. Ma c’è dell’altro, un suggerimento assolutamente prezioso, metti che…
Durante quest’operazione è consigliabile tenere aperta la finestra.
Ho ordinato una pizza.
per usare il forno ne leggi le istruzioni?
ho sverginato già due forni nella mia vita e ‘la prima volta’ è stato un banalissimo utilizzo finalizzato alla cottura, nessuna ora a porta aperta a sprecare elettricità.
e guardami qua, sto un fiore.
infila quella pizza e sii uomo (leggere le istruzioni degli elettrodomestici… magari leggi anche il bugiardino prima di ingoiare i medicinali???).
;DDDD ste
Mi fai morire con questi post augli oggetti.
Comunque consiglio la pizza surgelata Bella Napoli, versione margherita classica. (Ho il forno a microonde+ventilato della Whirpool io, in 6 minuti e mezzo è pronta, ma anche con un forno normale dicono venga da dio) Kit
A me mancheranno le piade e i crescioni del negozio in angolo…
…quando ci inviti a vedere il tuo forno e il tuo freezer?
Come al solito, la prima volta di romantico ha la carica di aspettative che vengono clamorosamente interrotte dalla deludente realtà…
…fortunatamente omessa o cambiata dalla maggior parte delle macchine dei ricordi in combutta con la macchina del tempo…
Betty
Mi sembra di capire che ti servirebbe anche un bel fornetto a micro onde. Scongeli rapidamente quello che congeli, scaldi (magari i manicaretti che qualche abile cuoca/o ti avrà preparato impitosita/o da questo post) e volendo ci cucini pure.
C’era chi diceva che un ottimo modo per padroneggiare la lingua è saper scrivere le istruzioni della lavatrice…chissà!
Fra’, ma che forno ti sei comprato? E’ un forno comunista, tesoro! 🙂
La prossima volta che non hai voglia di cucinare, chiama: ti mando mia madre direttamente dal FVG 😉
Baci,
A.
Francè, le tue pendenze contrattuali con la consulta sono risolte, vero?
A proposito: che fai a fine Agosto? Propongo un viaggetto per andare a trovare Brunello!
Rob
magnifico
amo la pigrizia culinaria
e tu raggiungi un’apice 🙂
yup
Io mi sono innamorata di questo blog.
annunciaziò annunciaziò: mi sono fatto la pizza lo stesso, e non sono morto, che impavido.ste: quindi grazie, mi hai infuso coraggio a strafottere.kit: è buona, ma boicotto la buitoni. aha!latifah: presto, presto. è solo che ho sempre giornate piene, pienissime. ma presto, sì.betty: in effetti è così.giorgi, anna e yup: no, no. non sono pigro o bisognoso di cuoca, tutt’altro, davvero, chi mi conosce lo sa (cit.). è l’estate che mi riduce ad un’ameba…valela: chissà, sarà vero? comunque a me manca poco per mettermi a scrivere anche quelle cose.rob: ancora non mi hanno pagato. e quindi non ho i soldi per andare oltre casalecchio. – uso privato del mezzo pubblico…
sei più uomo di materazzi e gennigattuso fusi in copula.
c’ho un orgoglio che …che te lo dico a fare (citazione di film…)
sono io, qui sotto… stee
ti ho intercettato, dunque.
sempre e solo calzone, per me.
remo
ste: sì, sì! mi sono anche cresciuti ulteriori peli sul petto!remo: benvenuto (poi mi dici come hai fatto a scovarmi). calzone… surgelato?
ti ho trovato cazzeggiando.
(calzoneggiando, sempre, ma mai surgelato).