Ti racconto una storia
Completamente notte adesso fuori casa mia e soltanto le sei di sera. Tutti i lampioni sono accesi. Tutte le macchine nella città oltre questa via stanno andando a casa o allontanandosi da casa, facendo il rumore che fa il traffico in lontananza. Più vicino a casa, nel giardino pubblico non illuminato, sotto un cielo che promette ghiaccio, qualcuno a noi invisibile passa in bici su uno dei sentieri, e grida a squarciagola. Ti amo. Difficile dire se è un uomo o una donna, poi nel buio grida quello che sembra un nome, lo grida nell’aria stellata sopra tutte quelle migliaia di morti antichi, e poi di nuovo le parole ti amo, e poi di nuovo il nome.
La me stessa quattordicenne guarda verso la finestra e lo faccio anch’io.
Hai sentito? diciamo all’unisono.
(Ali Smith, La prima persona, Feltrinelli, Milano, 2010, p. 113. Traduzione di Federica Aceto.)