Weblog, o come dicevan tutti: blog
I blog sono decisamente fuori moda: sempre meno letti e commentati sono, probabilmente, una forma morente di comunicazione in rete.
Quindi c’è in voi un pizzico di necrofilia.
Un tempo, però, i blog andavano molto e, in un tempo ancora anteriore, erano dei diari di navigazione (in rete): web-log, appunto. Ecco dove voglio tornare, almeno per questo post, per segnalarvi un paio di cosine, scoperte tra un sito e l’altro, che sono nate da poco.
La prima è YouProust, che in realtà è un tumblr; il mezzo è comunque subordinato allo scopo, che è quello di creare un esperimento di condivisione in rete delle memorie involontarie: gli utenti mandano via mail una foto o un video accompagnato da un breve testo e il tutto viene pubblicato, con cadenza giornaliera. Insomma, come si dice nel sottotitolo: Share your madeleines.
Anche la seconda è un tumblr, che è il modo che ha scelto Roberto per raccontare cosa vuol dire aprire uno studio di registrazione musicale in Italia oggi: il tumblr (e lo studio) si chiamano Lo studio spaziale.
E poi c’è Una vera dieta, che in realtà non è un blog, ma un vlog, cioè un video blog (e già questa spiegazione è così anni 2000…). Vera, con un video al giorno, racconta con estrema ironia cosa vuol dire affrontare un cammino arduo, quello di una dieta. Vi sembra una stupidaggine? No, perché Vera spiega bene le sue ragioni sin dal primo video, che trovate qua sotto.
Insomma, i blog sono morti, viva i blog.