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1. “liquore della corsica a base di castagne”
La cena era pronta. L’avrebbe riconquistata, lo sapeva. Ce l’avrebbe fatta. Aveva preparato tutto, dall’antipasto al dolce. Tutto quello che avevano mangiato quella sera di molti anni fa, in quel paesino corso, era lì pronto per lei. Le cose erano andate male, poi. E non si ricordava nemmeno perché esattamente. Ma si erano rivisti, avevano parlato di quella cena, si erano guardati negli occhi un po’ più di quello che era successo fino a quel momento. Le aveva chiesto: “Vieni a cena da me”. Lei aveva sorriso, era leggermente arrossita, aveva accettato. Lui non poteva sbagliare. Aveva ripassato mentalmente la cena corsa, aveva ricreato tutto.
Poi il dubbio. Cosa avevano bevuto alla fine del pasto?
Non se lo ricordava. Forse lei non avrebbe dato peso alla cosa, ma lui voleva essere perfetto fino al minimo particolare. Come si chiamava quella cosa che avevano bevuto?
Era un liquore di castagne. Ma non sapeva come si chiamava. Aveva provato a chiedere nei negozi, ma senza risultato.
Allora si era messo su Internet, e aveva digitato “liquore della corsica a base di castagne” in un motore di ricerca. Aveva atteso un po’, e aveva trovato un sito strano. Un diario urbano, bla bla bla. Aveva iniziato a leggere qua e là, ma senza trovare il nome del liquore. Aveva trovato qualcosa di incredibile. Nel blog era descritta una cena, nello stesso posto dove erano stati lui e lei. Continuò a leggere. Dimenticandosi delle cose che erano sul fuoco. Lo destò dalla lettura l’odore di bruciato.
Sono andati a cena fuori, quella sera. Le cose tra di loro non sono andate bene. E lui ancora si chiede come si chiami quel liquore. Non lo sa neanche la sua nuova fidanzata.
urka day, ma così é tutta un’altra cosa! complimenti a chi ti ha dato una mano! bello, bello me piace!
sigh, anche a me piacerebbe un blog così minimale, ma proprio non ci riesco! :o)
Uè, i complimenti fioccano 🙂
Purtroppo ogni volta che leggo qualcosa con dentro la parola liquore mi viene in mente che non si dice con la o aperta ma con la o chiusa. Non è terribile?
Bè, sto liquore di castagne me lo devi far assaggiare. Datti da fare.
Ah, che perla, fratello. 🙂
carina l’idea! Carina anche la storia, ora aspetto di leggere le altre;-)
forse ho la soluzione per te.ieri vicino casa in Galleria Falcone e Borsellino hanno inaugurato un negozio che vende specialità corse….magari lì ti sanno dire il nome del liquore alle castagne
🙂 tenero, però ci lasci con la terribile incognita del liquore di castagne!
Lui era convinto di essere uno scrittore.Fu Tom,il suo salumiere , a dargli la cattiva notizia.Tra un etto di costate e 100 grammi di macinato di prima.Ma come, fino a 10 minuti fa il suo ego era stato bombardato di commenti positivi riguardo a quella cazzata su un liquore a base di castagne.Tom,che aveva soltanto la quinta elementare,gli disse che era ora di smetterla di sperare di recupere una donna fingendosi Carver.
continua
uha uha uha….beh Carver approverebbe, il recupero intendo.
Le storie si intorbidano, fratello. Da me c’è uno che è arrivato con la chiave chat di ex gladio. Che stiano preparando qualcosa? 🙂
wow che bellissima foto là in alto!