Ho appena visto la prima puntata del programma “Il teatro in Italia” di e con Dario Fo e Giorgio Albertazzi, andata in onda su Rai Due nello spazio di Palcoscenico. Un programma ben fatto, interessante e divertente. E fin qua… Ma, come forse saprete, questa è soltanto la prima puntata, su un totale di nove previste. Il problema è che è l’unica che è stata registrata. Ebbene sì, delle altre otto non se ne sa nulla. Anche i due autori hanno detto che non sanno se le altre verranno realizzate, forse, dicono, la loro esistenza dipenderà da problemi di ascolto.

Si fa un gran parlare del cinquantenario della televisione pubblica, anniversario importante, celebrato nei modi più disparati. Proprio oggi pomeriggio ho visto su Rai Tre un interessante servizio sull’informazione in Rai, curato da Primo Piano, il programma di approfondimento della terza rete. Venti minuti molto (troppo?) veloci, in cui venivano ripercorse le tappe più importanti dell’informazione nella televisione pubblica, parlando anche dei modi in cui viene e veniva fatta, oltre che dei contenuti, degli eventi.
Forse non guardo abbastanza la televisione, ma era da tempo che non vedevo un programma realmente culturale e ben fatto come quello di stasera sulla storia del teatro. E ovviamente non si sa che fine farà.
Attenzione: questo è solo uno sfogo, purtroppo conosco abbastanza bene gli orrendi meccanismi che regolano la televisione italiana…