Telegrafico, sì, però è il primo che scrivo dalla casa nuova. Posizione assunta: quella della defecazione (e qui si potrebbe parlare di una deriva scatologica dei blog, ma lasciamo perdere). Portatile appoggiato ad una sedia, intorno i resti della battaglia contro gli scatoloni, ormai praticamente vinta.
Alcune cose da segnalare. Pensavo di essere un cazzone intellettualoide, e invece sono un cazzone intellettualoide che sa montare i mobili Ikea. Lo so che non ci vuole la laurea, ma io comunque il mio bel pezzo di carta ce l’ho, quindi…
Sempre a proposito di Ikea: ho chiesto informazioni ad una commessa bionda dagli occhi azzurri (gli stessi colori dell’azienda svedese) di nome Heidi. Posso morire felice. E la cosa non è improbabile, visto che, per mancanza di vettovaglie, mi sto nutrendo da giorni di pizza, kebab e piadine. Ah, e ho anche mangiato due wurstel Ikea, sì, quelli biodegradabili, in meno di dodici ore.
Vado da mammà suonando un mandolino. Alla prossima settimana.