Le persone della mia generazione parlano di lavoro più che di sesso. Il lavoro è l’ossessione, tutti sono precari, tutti sono stressati, tutti stanno come d’autunno sugli alberi le foglie. Quando tira molto vento.
Ma in fondo, come direbbe un anziano qualsiasi sull’autobus, è che noi i lavori non vogliamo farli. Inutile, quindi, offrire il proprio corpo per un contratto a tempo indeterminato (visto che lei lo offre per una notte, al massimo potrebbe avere un contratto a progetto, eh insomma: che poi, sarà vero, sarà falso, sarà che non ce ne può fregare di meno?). Perché di lavori ce ne sono.
Io, per esempio, sono iscritto ad un sito che, attraverso una newsletter settimanale, mi offre diverse possibilità di lavoro. Di solito le figure che vengono cercate sono “Agenti venditori monomandatari”, cioè persone che vendono X e guadagnano solo se vendono, se no ciccia (e io mi chiedo: ma con la crisi che c’è, signora mia, chi compra?).
Qualche giorno fa, però, mi è arrivata una proposta interessantissima: mi è stata offerta una posizione seria, rispettosa, di classe. Mi è stato offerto di fare il maggiordomo. Ho pensato subito a Anthony Hopkins in Quel che resta del giorno, ad Alfred in Batman, a innumerevoli libri e sceneggiati. E ai gialli: quindi ve lo dico da subito. Sono stato io. È sempre il maggiordomo, il colpevole.
Soprattutto se ha un contratto interinale.
la cosa peggiore, per ora, per me, non è tanto questa sensazione di perenne precarietà; tanto in questi posti in cui lavoro non ci rimarrei mai tutta la vita. è il fatto che un giorno come gli altri arrivi al lavoro e a fine giornata ti dicono ciao. senza un minimo di preavviso.
ah!! ho un amico spagnolo che fa il maggiordomo a londra. laureato in giornalismo.
leggevo l’annuncio e alcune cosette mi sono saltate agli occhi:
1: […cut…] controllare le spese per la gestione della casa e potrà inoltre egli stesso preparare e servire i pasti ed eseguire pulizie e altre mansioni domestiche.
potrà egli estesso preparare e servire i pasti…
dopo la sfilza di mansioni aggiungono questa con un “potrà”, come se fosse l’hobby, la prestazione volontaria…
2. Contratto: Full Time, Temporaneo/A contratto/A progetto, Tempo Indeterminato
c’è qualcosa di inquietante nel maggiordomo a progetto…
“mo ti fo un contratto per la cena di stasera, poi vediamo”
3. Sono necessari: cortesia, buone maniere, buona presenza, autonomia decisionale, capacità di organizzazione e pianificazione, autorevolezza, discrezione ed affidabilità.
questo è tutto giusto, niente da dire, volevo solo aggiungere… simpatia e ampio parcheggio. -_-
yup
Il maggiordomo non è male. A parte il fatto degli omicidi, intendo. Però c’è differenza tra fare il maggiordomo in una villa nel New England e fare il maggiordomo in un appartamento dei Parioli. Secondo me è esclusivamente nel secondo caso che si diventa assassini.
[Ste]
ma nessun obbligo di livrea?
bello, poi arriva poirot e fa l’esame con la paraffina sui tuoi guanti bianchi per cercare tracce di polvere da sparo…
stee
iri: beh, però, fare il maggiordomo a londra… come minimo hai bisogno di una laurea. con la mia al massimo posso fare il paggio di terza fila a san marino.yup: confesso di non avere avuto il coraggio di riportare quei passi. però, l’ultimo, eh: “discrezione e affidabilità”. capolavoro.ste: quindi l’amico di iri è sulla buona strada?stee: immaginario comune, vedo. figurati se non c’è. anche l’occhio socchiuso e il mento all’insù sono obbligatori. e un vago accento britannico. e il nome: james, obviously.
Io avrei accettato, vitto alloggio e colpevolezza garantiti!