L’industria musicale e i suoi esponenti maggiori stanno agonizzando, andando verso la pazzia più completa. Due esempi per dimostrarlo.
Antonello Venditti: basta rubare i titoli delle mie canzoni. Il popolare cantore romano si è lamentato, qualche giorno fa, che alcuni suoi titoli erano sfruttati senza che lui ricevesse i diritti per “Buona domenica”, “Notte prima degli esami”, “Ricordati di me”. (ANSA, che scrive nell’agenzia “Ricordati di te“)
Si apriranno presto i processi che vedono coinvolto Paolo Conte contro il cielo (“Azzurro”), l’Unione Dolciaria Italiana (“Gelato al limon”) e la FIAT (“La topolino amaranto”), l’atteso match di Pieroa Pelùa contro Capitan Uncino (“Pirata”) contro Edoardo Bennato contro Collodi contro Walt Disney contro le rappresentanze sindacali dei sorci.
OLGA costretto a chiudere. L’Online Guitar Archive, un enorme sito in cui sono archiviati testi e accordi di milioni di canzoni, ha chiuso per la pressione delle case discografiche, che accusano i webmaster di violazione di diritto d’autore.
Nello stesso giorno Alberto Scafagna, un pensionato di Velletri, è stato arrestato per avere fischiettato una canzone di Mina senza avere pagato la SIAE. A nulla è valsa la difesa dello Scafagna, che, sotto suggerimento del suo avvocato, si è dichiarato stonato pur di sfuggire alla morsa della giustizia.
E vaffanculo: ecco una serie di siti interessanti, se non li conoscete:
– Mp3Maniaco
– Regnyouth Archives
– Mp33pm
Tanto, in questo mondo di ladri… Ops. Vado a dare qualche centesimo ad Antonello.
Per carità, chi è nato sotto il segno dei pesci non lo dichiari mai a voce alta 😉
delle volte mi ci mette anch’io, fare quelle brutte cose, finché non mi chiuderanno il blog….
http://bloggointestinale.blogspot.com/search/label/musica
le case discografiche non sanno più dove andare a prendere i soldi. le case discografiche devono chiudere, non servono a niente, è passato il loro tempo.
e anche i vecchi “artisti” non sanno più dove prendere i soldi; devono chiudere anche loro
mi piaci quando ti incazzi ma è questa cosa di voler a tutti i costi elevare le masse che ti frega. appena le masse si accorgono di un pezzo interessante di internet esiste se ne accorgono anche il big business e (buoni ultimi) i governi, così quel pezzo diventa a pagamento oppure vietato. quello che sai tienilo per te, ne va della sopravvivenza del rock n’roll.
giorgi: 🙂bloggointestinale: grazie delle dritte.palazz: e speriamo che qualcosa, quanto meno, si muova.sviluppina: ma quali masse? tz. se non avessi visto quei link in altri blog… ok, la prossima volta mando una mail a tutti.
c’era una volta…
una vignetta di paziena che recitava: “diamogli in culo a questi stronzi”.
chiedo venia per la volgarità.
ma almeno si combatte ad armi pari.
a lavorare.
Fmc
Cioè… proprio Venditti che parla di plagio? Dopo che ha rubato pari pari a Steve Van Zandt la musica di “Prendilo tu questo frutto amaro”?
=:-O
DeCaDe
venditti uno dei più grossi copioni d’italia…l’uomo che mise su un porno quando la pornostar arrivò per cena…cioè…
(buona domenica comunque è mia)
forse il suo problema e’ semplicemente usare titoli troppo banali