L’influenza che mi ha colto nel fine settimana mi ha permesso di avere un po’ di tempo per me: con somma gioia, quindi, ho preso in mano un volumone acquistato in Inghilterra quasi un anno fa. Si chiama The Art of Hammer e, lungi dall’essere un trattato di storia degli utensili, raccoglie i manifesti più belli della casa cinematografica inglese. Versioni britanniche e statunitensi, ma anche italiane, tedesche, francesi e belghe di affiche di film come La maledizione di Frankenstein, Dracula il vampiro, La mummia e tanti altri.

Dopo essermi perso per più di un’ora nei colori sgargianti delle riproduzioni, tra canini insanguinati e decoltè, mi sono reso conto con stupore che, decadi dopo, quei manifesti (seppur ridotti rispetto alle dimensioni originarie) continuavano a funzionare: mi avevano ipnotizzato e desideravo ardentemente vedere o rivedere i film a cui corrispondevano.

Poi uno dice: la magia del cinema.