Che la neve ci abbia rotto le palle, beh, è evidente. L’ho pensato anche ieri pomeriggio, quando qui a Bologna continuava a fioccare, con l’aggiunta di un vento freddo che non facilitava le cose, e probabilmente faceva compiere alla popolazione anziana (notoriamente più leggera) evoluzioni che manco a Holiday on Ice.
Ma mentre aspettavo l’autobus per andare in radio, mi sono accorto dei fiocchi che si depositavano sul mio cappotto nero. Li ho guardati attentamente (e non oso immaginare che cosa abbiano pensato di me le persone alla fermata) e mi sono reso conto che si vedeva, nei fiocchi più piccoli, la tipica forma del fiocco di neve, come nell’immagine qua.
L’emozione che ho provato mi ha fatto dimenticare della preoccupazione che avevo sentito quando mi ero reso conto che ero rimasto freddo a tutta questa neve. Perché io, tutta questa neve in città, non l’ho mai vista.
Poi sono scivolato per terra.
😀
per un attimo ho pensato: “ecco… sono passata qui per farmi le solite risate e invece mi sta facendo commuovere…”
Poi sei scivolato per terra.
tutti giù per terra!
Ti giuro che ieri correndo verso la fermata dell’autobus dopo pranzo ho notato la stessa cosa identica!
Roberto
magici piccoli fiocchi….
Il suono più di tutto.
Quel crepitìo sotto i piedi che non si ascolta solo, ma si sente
Noi qui a Roma l’aspettiamo dall”85 una nevicata seria, scuole chiuse, scivolate e corsa all’acquisto di Moon Boot…Sempre un po’ ridicoli noi romani. Fatto male?
ieri sera mi sono fatta una bella pattinata, sotto casa tua… però sono rimasta in piedi, almeno.
(belle le foto, devo decidermi a comprare una digitale)
Io ho avuto il privilegio di rotolarmi come un idiota nella neve davanti santa lucia in pieno giorno.
Sono cose che non si dimenticano.
ah, io adoro la neve… è così ipnoticamente poetica e perfetta…
adoro il bellissimo unico meraviglioso irriproducibile suono ovattato che fa mentre cade…
emy