Lo ammetto: ho un istintiva diffidenza verso i vegetariani, vegani, eccetera. E lo so che questo mi attirerà molte antipatie, ma non ci posso fare niente. La mia diffidenza non è dovuta a divergenze ideologiche, anzi, in linea di principio so che mangiare carne provoca sofferenze agli animali, soprattutto se non sono ancora del tutto morti quando li addentiamo. Ma il fatto è che per me i vegetariani fanno parte dell’insieme di persone che non mangiano determinate cose: è quello che mi rende diffidente, anche se rifiutarsi di mangiare la minestra è politicamente meno forte, come gesto, di rifiutarsi di mangiare della carne. Insomma, il punto è che, visto che mi piace cucinare e soprattutto farlo per gli altri, mi scoccia quando ci sono degli ostacoli di qualche tipo alla mia fervida fantasia culinaria. Uau.
Questa lunga premessa per raccontare qualcosa che mi è successo una settimana fa.
Avete presente quei posti circondati da fattorie, con cani e gatti che scorrazzano senza problemi, che di inverno sono completamente immersi nella nebbia e nel silenzio, silenzio attutito solo dal rumore sordo che provoca lo sbattere contro i muri dei cani e dei gatti privati del senso dell’orientamento dalla nebbia e dal silenzio? Avete presente quei posti che hanno come tovaglietta/menù tutta una serie di notizie e notiziuole che, in fondo, hanno come scopo quello di farti sentire una merda perché una volta hai mangiato una barretta di cioccolata e hai buttato la carta per terra, la quale ha soffocato orribilmente una lumaca? Quei posti in cui sul muro ci sono le foto-ricordo di ogni cavolfiore e carota che state per mangiare, con scritte come “ci mancherai”, o “sempre presente nei nostri orti”?*
Beh, ci sono stato. E non ho neanche mangiato male, devo dire. Ma una cosa mi ha lasciato perplesso. Arrivati al secondo, ho visto planare verso di me delle cose che sembravano, indubitabilmente, delle scaloppine. Prima ho pensato ad una follia del cuoco; poi mi sono detto: e se il cuoco su fosse liberato così, finalmente, di quella rompicoglioni di sua moglie? Infine mi è balenato in testa che potesse essere un modo rapido ed economico di sbarazzarsi di animali malati, e ho pensato che, in effetti, anche la moglie del cuoco poteva essere malata. Infine le ho addentate: seitan.
Ma io mi chiedo perché. Perché avete le tovagliette che dicono che non uccidereste un animale neanche morti, perché avete tanti bollini di bio-certificazione, perché propugnate (giustamente) una causa condivisibile… e tentate di fregarmi? Datemi del seitan a forma di seitan, santiddio, e se il seitan non ha forma, datemelo cubico, circolare, piramidale, ma non a forma di carne. Se no è come dire: “Eh, lo so che vorresti una bella bistecca, come secondo. Anche noi, sai, ci saremmo anche rotti le palle di dare da mangiare alla mucca e basta, e che ci vorrebbe, due colpi, et voilà, una bella fiorentina. Ma non possiamo. Quindi ti diamo qualcosa che ti ricordi la carne, ma che non lo è neanche lontanamente. Su, mangia che si fredda.” Lo spirito di sacrificio, ecco cosa non mi piace di un certo modo di mangiare. E ho pensato che il seitan a forma di scaloppina è l’equivalente alimentare dell’invidia del pene.
*Beninteso, ogni ortaggio si è sacrificato per il vostro stomaco. Per quello ve lo fa pesare, dopo. Come postilla, infatti, devo dire che il macrobioticovegetallycorrect mi è rimasto sullo stomaco fino all’ora di cena.
l’invidia del pAne
viva la fiorentina al sangue! Anche se lei non sarebbe d’accordo!
per combinazione ho appena ricevuto un fantastico video modificato dello stacchetto di pollon, qui con il suo amico lapollon ma il seitan l’allegria non la dà? :))
cc
E’ uno dei grandi dibattiti che mi contrappongono ai vegetariani: dite che non vi piace la carne poi mangiate delle cose che gli somigliano di forma e talvolta di sapore (diciamo che tentano di somigliarmi). Che senso ha se vi fa ribrezzo la nostra amica carne?
Comunque quando torna il tuo ex coinquilino Bruno voglio vedere le tue doti ai fornelli (sono io quello che il basco ha citato quando ti è passato a salutare 🙂
Roberto
Sono andato due volte da “Clorofilla”, il ristorante vegetariano di Strada Maggiore, e ho pensato la stessa cosa.
La scelta di travestire un vegetale da bistecca è una violenza al vegetale stesso e all’avventore non vegetariano.
Non capirai mai se questo benedetto seitan è veramente buono o fa veramente cagare se addentandolo le tue papille gustative sono già pronte psicologicamente ad assaporare della carne.
Mi sa che continuerò a frequentare le trattorie toscane…
Non sono granché d’accordo… Se ti scoccia variare quello che cucini per fare un piacere ai vegetariani, è segno che la tua “fantasia culinaria” non è molto “fervida”.
E che in fondo ti senti minacciato dagli argomenti dei vegetariani.
Il che per me, che non sono vegetariano, è molto comprensibile: non solo la macellazione degli animali è fatta nei modi più crudeli; non solo il loro trasporto è fatto con metodi degni delle deportazioni naziste e senza alcuna pietà umana; ma poi bisogna focalizzare il proprio pensiero sul fatto che noi, ci nutriano effetivamente di cadaveri, e questo pensiero deve far riflettere.
Penso che la carne abbia dignità sulla nostra tavola quando ci capita una volta alla settimana o meno.
Ora, miliardi di persone che ogni giorno sulla terra si aspettano di poter mangiare parti di cadaveri animale cucinate… è una strage quotidiana, una pura e vorace, pretenziosa inutile vastissima carneficina senza ragione.
Sull’altare della nostra presunta “arte culinaria” poi, è quanto di più futile.
e allora perchè non vieni a sentire gli orzoslip?
M’hai fatto sorridere. Mica ti stavi riferendo a un locale dalle parti di Fossalon?
benty: eh eh. ho tentato per un po’ di giocarci su, ma senza risultato. anche perché avevo già utilizzato “l’indivia e il pene” in un mio vecchio post (per i filologi: qua).mokia: eh, a me piace assai, la carnazza. che ci posso fa’?comecyrano: manda il video, dai, dai. adoro le cazzate di quel tipo…roberto: il vecchio brunello, come dimenticarlo, credo sia tornato ai paesi (baschi) suoi. o almeno, io non ne ho più notizia… tu?simak: io ci sono stato una volta da clorofilla, ma l’ho rimosso. senza ironia, eh, davvero.succo: ma anche quelle romane, venete, siciliane, emiliane…corpodibacco: hai vinto il premio “adayinthelife non si è spiegato bene, evidentemente”. cucino spesso per i miei amici vegetariani. è lo stare attento a determinate cose, o il variare alcune ricette che, a volte, non mi piace. ma lo stesso vale quando viene a cena il mio amico p., che mangia la carne, ma non le olive, per esempio. le sfide non mi spaventano, comunque – disse lui guardando l’orizzonte e il mare in tempesta.fainberg: eh, ma per le risate non hai letto bene il post: sono stato vicino bologna, non nello splendido estremo nordest. ecco, se mai riuscissimo ad uscire a cena da quelle parti, magari andiamo in un altro posto, però, eh?
Il vecchio Brunello è tornato sì nei suoi Paesi Baschi, sono anche volato a trovarlo l’agosto scorso. Quel pazzoide ha detto che tornava a Novembre, secondo notizie via email mi dice che arriverà “presto”. Chissà, comunque dico di passare a trovarto 🙂
Rob
Era “trovarti” ma qui la dislessia avanza. Saluti
d’accordo, adesso ho capito. 🙂 ma cosa pensi del resto che ho detto sul mangiar carne?
roberto: ma pensa te. siete amici amici. e vabbè, fine dell’uso privato del blog pubblico 🙂corpodibacco: perfettamente d’accordo. ma la carne mi piace assai. è una delle tante contraddizioni dell’uomomoderno (io, nello specifico). che possiamo farci?
Una mazza. Oppure cambiare un po’ abitudini, mangiare meno carne, esaltarsi di meno per la carne, che ne so. Io sono in piena contraddizione ma non rinuncio a venrine a capo.
Cambiare abitudini.
La qual cosa non sempre è ohmiodiodevocambiareabitudini ma talvolta è anche tohcambioabitudinichissenefrega.
concordo su ogni virgola,dal piacere di cucinare al seitan.una volta in un film intellettuale(Notthing Hill)ho sentito parlare di fruttariani:gente che mangia solo ciò che cade a terra di sua spontanea volontà,perchè considera cogliere un ortaggio una violenza.Esisteranno davvero?
e stasera sangue di pollo pe’ tutti..
Notting Hill un film intellettuale??
E che ne dite della sorella pietra che calpestiamo ogni giorno per poterci muovere?
E del fretello albero che massacriamo senza senso di colpa alcuno per poter stampare su dell’insulsa carta le nostre insulse divagazioni?
e….volete che continui???
io no…che palle però!!!