In questa terza, immancabile puntata, ci allontaniamo dal biscotto, per andare su un altro cibo da colazione. I Kellogg’s Special K.
I Kellogg’s Special K sono degli alimenti, come il vino fragolino e il Philadelphia Light, espressamente pensati per un pubblico femminile. Se un uomo li ha in casa non sono suoi, o li detiene per addolcire la sua partner, che sarà estremamente contenta, di mattina, dopo una notte d’ammore, di sgranocchiare quei cereali. Quelli, e non i Kellogg’s normali. Perché? Perché solo sugli Special K c’è scritto, in alto sulla confezione, in una posizione ad angolo che è solo falsamente discreta: “solo 1% di grassi”. Ancora più subdolo è il disegno: sulla parte frontale della scatola si intravede una silohuette di donna, con la punta della “K” che va a toccare quello che dovrebbe essere il seno. Ehm, forse no, è che sono un maniaco sessuale, scusate.
Insomma: vale la legge “mangiane a quintalate, non ingrasserai mai”. Una frase subliminale che scorre veloce nel cervello leggero del maschio, ma che colpisce come una fucilata la psiche femminile. Come se non bastasse, dietro la confezione, oltre ad essere ribadita la percentuale di grassi, viene annunciato uno splendido concorso in cui si può vincere un “weekend benessere” e, soprattutto, viene pubblicizzato il sito del prodotto.
Ovviamente dal sito si può accedere alla community (sic) di Special K (anch’essa con solo l’1% di grassi?), ci sono interessanti consigli e segnalazioni su eventi artistici e culturali, tabelle nutrizionali a go-go, ma soprattutto le ricette. Voi direte: ricette per tenersi in forma, a base di insalatina, soia e formaggio leggero a fiocchi? No. Ricette a base di Special K. Ah, sprovveduti: pensavate che bastasse aprire la scatola, versare dei cereali in una tazza, metterci il latte e mangiare? No. Special K è anche creatività, e che cavolo.
Ora, siccome non voglio mettermi contro la Kellogg’s, che se no altro che aprire un account PayPal “Aiuta A Day in the Life contro le multinazionali dell’alimentazione”, concludo. Con un’osservazione: perché l’ultimo prodotto Special K è al cioccolato, e sul sito c’è scritto “con il 50% in più di cioccolato” (senza percentuali di grassi, almeno quello)? Ve lo dico io, anzi, il sito:
“Il cioccolato fondente, oltre ad essere un alimento gustoso, è anche un tonico naturale che può dare una rapida carica di buon umore e stimolare l’attività mentale. Con il nuovo Special K Cioccolato Fondente potrai fare il pieno di allegria perché è ancora più ricco di cioccolato!”
Insomma, prima vi deprimono con il cereale cartonato, poi vi invitano a farvi di cacao per ritrovare il sorriso. È la dura legge del marketing, ragazze.
Praticamente “ci allontaniamo dal biscotto” per andare a toccare invece la silhouette femminile sulla confezione ;P
Piuttosto, sarà mica questo qui l’ingrediente misterioso?
una cosa che mi sono sempre chiesta, il nome di questo prodotto è lo stesso di un’anfetamina, è un caso vero?
@IRI
sostanza a cui è stata dedicata una bella canzone dei placebo.
a me, dopo colazione, non mi si aprono le porte della percezione…forse sbaglio le dosi.
stee
infatti ci ho sempre pensato anche io, alla droga e ai placebo. forse la nuova campagna pubblicitaria dovrebbe avere in sottofondo no hesitation, no delay / you come up just like special K?
Forse è un subdolo caso di product placement.
ci sei anche tu…
http://sgalambro.blog.kataweb.it/pentagramma/
stee
fai il pieno di allegria.
Schifo allo stato puro… Li mangiai una volta, li rividi qualche ora dopo in bagno.
Che poi è abbastanza strano: ieri ascoltavo a Monolocane “No Accademia, No Dams”, poi oggi conosco una ragazza che ha telefonato a quel ragazzo di Corticella che affitta una camera, quello che specificava di esser gay…
cereale consolatorio: se proprio non ce la fai ad essere figa con gli special k, meglio che ti butti sul cioccolato. l’intestino si ferma ma il brufolo applaude. a sproposito, com’è il libro di bollani?
wow che analisi sociosemiotica!!!
Eppure ci sono dei biscotti fatti con i K che sono di una bontà unica… m’è venuta voglia!
disorder: una sbandata, effettivamente. ma penso che ci saranno altre puntate più centrate sul tema.iri: chissà, nel marketing non si può mai dire. anche nel marketing delle sostanze stupefacenti, intendo.stee: le porte della percezione, per me, si aprono di solito intorno alle 11 am.fio: non glielo permetterebbero mai. nè i placebo, nè il moige.raskol: po’esse.swan: secondo me non sono così male. certo, i pan di stelle sono altra cosa, tanto per fare un esempio…mokia: eh, monolocane…abbacurrysill: per il libro di bollani… rimani sintonizzat*.valela: ma davèro? mai capito nulla di sociosemiotica. ma pensa.paola: no, quelli non li provo manco morto. potrebbero essere pericolosissimi.
tutto molto vero!! Bravo! io me ne sono resa conto solo dopo aaaanni di sgranocchiate mattutine, e sono ora passata ai fiocchi di riso e frumento Bio-logici COOP 😉 li consiglio a tutte le tue lettrici!
Mad ,)