ricette

Fa un freddo porco

No, il blog non si è ancora tramutato del tutto in un ricettacolo di luoghi comuni e discussioni di stampo meteorologico, anzi: segnalo due cose che uniscono due tra i piaceri della vita.

Il primo, rimaniamo su temi recenti, è la scrittura. ISBN Edizioni lancia un concorso chiamato “Io sono febbraio”, ispirato al titolo di una delle ultime uscite della casa editrice milanese, firmata da Shane Jones. Si può partecipare con un racconto, un video, una foto e mille altre cose, fino alla fine del mese: ma il freddo dell’inverno, in qualche modo, deve esserci negli elaborati. Qui tutte le informazioni.
Il secondo è il cibo: è partita infatti da alcuni blog culinari l’ennesima “azione web” contro le porcate dei nostri governanti. Entro il sei febbraio “Liberiamoci del maiale”. Nel senso che, entro domenica, tutti sono invitati a postare sul proprio blog una ricetta a base di carne suina. Questa iniziativa non cambierà niente, ma ce ne sono talmente tante vacue e stupide, soprattutto su Facebook, che almeno qui qualcosa di utile viene fuori.
Parteciperò? Con il poco tempo che ho a disposizione ultimamente, direi che il risultato migliore sarebbe un racconto per ISBN che racchiuda una ricetta con carne di maiale. Ho scritto qualcosa di simile, anni fa, e mi è pure andata bene: il racconto fu pubblicato. Prima di andare a Milano alla premiazione di questo concorso, in effetti, scrissi sul blog una ricetta. Eccola. E il cerchio si chiude.

Cookies 3

In questa terza, immancabile puntata, ci allontaniamo dal biscotto, per andare su un altro cibo da colazione. I Kellogg’s Special K.
I Kellogg’s Special K sono degli alimenti, come il vino fragolino e il Philadelphia Light, espressamente pensati per un pubblico femminile. Se un uomo li ha in casa non sono suoi, o li detiene per addolcire la sua partner, che sarà estremamente contenta, di mattina, dopo una notte d’ammore, di sgranocchiare quei cereali. Quelli, e non i Kellogg’s normali. Perché? Perché solo sugli Special K c’è scritto, in alto sulla confezione, in una posizione ad angolo che è solo falsamente discreta: “solo 1% di grassi”. Ancora più subdolo è il disegno: sulla parte frontale della scatola si intravede una silohuette di donna, con la punta della “K” che va a toccare quello che dovrebbe essere il seno. Ehm, forse no, è che sono un maniaco sessuale, scusate.
Insomma: vale la legge “mangiane a quintalate, non ingrasserai mai”. Una frase subliminale che scorre veloce nel cervello leggero del maschio, ma che colpisce come una fucilata la psiche femminile. Come se non bastasse, dietro la confezione, oltre ad essere ribadita la percentuale di grassi, viene annunciato uno splendido concorso in cui si può vincere un “weekend benessere” e, soprattutto, viene pubblicizzato il sito del prodotto.
Ovviamente dal sito si può accedere alla community (sic) di Special K (anch’essa con solo l’1% di grassi?), ci sono interessanti consigli e segnalazioni su eventi artistici e culturali, tabelle nutrizionali a go-go, ma soprattutto le ricette. Voi direte: ricette per tenersi in forma, a base di insalatina, soia e formaggio leggero a fiocchi? No. Ricette a base di Special K. Ah, sprovveduti: pensavate che bastasse aprire la scatola, versare dei cereali in una tazza, metterci il latte e mangiare? No. Special K è anche creatività, e che cavolo.
Ora, siccome non voglio mettermi contro la Kellogg’s, che se no altro che aprire un account PayPal “Aiuta A Day in the Life contro le multinazionali dell’alimentazione”, concludo. Con un’osservazione: perché l’ultimo prodotto Special K è al cioccolato, e sul sito c’è scritto “con il 50% in più di cioccolato” (senza percentuali di grassi, almeno quello)? Ve lo dico io, anzi, il sito:

“Il cioccolato fondente, oltre ad essere un alimento gustoso, è anche un tonico naturale che può dare una rapida carica di buon umore e stimolare l’attività mentale. Con il nuovo Special K Cioccolato Fondente potrai fare il pieno di allegria perché è ancora più ricco di cioccolato!”

Insomma, prima vi deprimono con il cereale cartonato, poi vi invitano a farvi di cacao per ritrovare il sorriso. È la dura legge del marketing, ragazze.

Di |2006-09-26T23:29:00+02:0026 Settembre 2006|Categorie: I Am The Walrus, Savoy Truffle|Tag: , , , , , |14 Commenti
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