google immagini

Immaginazione

Quindi, Google ha creato un motore di ricerca per immagini. Come funziona? Ve lo spiegano qua. Comunque, il principio è lo stesso di un motore testuale: si mette un’immagine nella casella delle stringhe di ricerca (copiandone il link o caricandola) e Google trova immagini simili, se non uguali, e il nome del posto raffigurato nella foto, o dell’opera d’arte, eccetera eccetera. Incuriosito, ci ho provato anche io.

Prima di tutto ho caricato una fotografia scattata in vacanza, l’anno scorso: si tratta di una veduta di una spiaggia vicino ad Alghero. I “risultati” di Google sono stati la foto di spiaggia venezuelana e… delle macchine (cliccate se volete vedere la foto ingrandita).

Poi ho incollato l’URL di una piccola immagine aerea del castello della mia città natale (questa): stavolta Google ci ha beccato, mostrandomi copie della stessa immagine panoramica… che però assomiglia molto a un rospo (o altro animale) sull’erba.

Quindi ho messo la foto che uso nel profilo di qualche social network e mi ha beccato in pieno, nome e cognome. Infine ho provato con il Puffo Quattrocchi: Google lo riconosce benissimo, ma ha visto solo la versione iberica del cartone. La parola che compare è “pitufi”, che è davvero il nome dei Puffi in Spagna.

E infine ho fatto la prova dello specchio con questa foto presa dalla rete.

Il soggetto si riconosce benissimo.

Di |2024-06-02T16:49:31+02:0016 Giugno 2011|Categorie: I Am The Walrus|Tag: , , , |0 Commenti

Il mondo secondo Google (e un video che non c'entra nulla)

Pensavo: e se l’ordine delle cose del mondo fosse dettato davvero da un motore di ricerca, cosa succederebbe? Cosa potremmo scoprire?
Per esempio, questa sequenza di figure sono i primi risultati della ricerca immagini di Google per i versi immortali dell’epica “Trentatrè trentini” (oh, mica potevo farlo con la Genesi…).

Il che ci rivela alcuni arcani dietro allo scioglilingua: per esempio, i trentini in questione avevano problemi stomatologici, lungi da loro usare i cavalli, visto che ci sono le jeep (e poi: quel trentatrè com’è da intendersi? Pare fossero di meno). E ancora: il loro andare a Trento aveva evidentemente a che fare con un compleanno e, infine, i nostri protagonisti erano tutt’altro che sprovveduti, avendo messo su delle imprese di agriturismo da tutt’altra parte d’Italia. Dove i cavalli, peraltro, tornano. Ma come attrazione per turisti.

Buon fine settimana a tutti.

Di |2010-03-12T09:03:00+01:0012 Marzo 2010|Categorie: I Am The Walrus|Tag: , , , , |0 Commenti
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