Mogli e madri

L’altra sera, tornato a casa dopo Seconda Visione, ho sventuratamente acceso il televisore su RaiUno. A “Porta a porta” si parlava di Io, loro e Lara. Ospiti in studio: Carlo Verdone, Laura Chiatti, Paolo Crepet, uno psichiatra appena più verosimile, un prete (per la quota-Chiesa), Roberto Gervaso, un’altra donna  sorridente immobile su un videowall. Il film di Verdone dava spunti per parlare di Verdone e della sua carriera, ma anche per altri simpatici temi tra i quali “Quando il padre sposa la badante”. Dopo sei secondi dall’inizio della discussione, i maschi in studio hanno concluso che, se uno si sposa la badante, be’, alla fine è colpa della moglie.
E lì è accaduto il miracolo: ho visto un fremito sul bellissimo volto, altrimenti inespressivo, e solitamente inerte della Chiatti. La poverina, unica donna (quella sul videowall era chiaramente un fermo-immagine inserito per la quota rosa) in mezzo ad una serie di maschi schifosi (togliamoci Verdone) era letteralmente schiacciata: è riuscita solo a dire “Eh, alla fine è sempre colpa delle donne”.
Non fosse mai stato. Una donna bella che apre bocca. Gervaso ha prontamente replicato “Per millenni la colpa è stata degli uomini [sic], adesso tocca a voi”.
Fine della discussione, Chiatti zittita, pelata di Gervaso con duecento watt di potenza in più.Si passa con geriatrica leggerezza a parlare di quanto sia bello per un uomo avere una donna molto più giovane al proprio fianco. Vespa ricorda la figura di Cesare Musatti: ma mica per la sua importanza storica, politica o culturale, no. Perché la sua compagna “aveva un terzo dei suoi anni” e lo guardava in maniera adorante. Lo psichiatra appena più credibile di Crepet aggiunge, gongolando, che questa dava del “voi” al suo compagno. A quel punto anche la pelata di Gervaso gongola, e impone al suo sottoposto di affermare, con aria sognante: “Come si può resistere a una donna che dà del voi…”. E la Chiatti zitta, ovviamente.
Non ci credete? È tutto qua, spudoratamente. Ma non parliamo di fascismo. Mussolini diceva che “Le donne debbono tenere in ordine la casa, vegliare sui figli e portare le corna”. Alla casa ci pensa la badante.