medico

Docciaschiuma

Photo: pareeerica (flickr)

Il nuovo docciaschiuma l’ho odorato al supermercato, prima di comprarlo. Ho sentito qualcosa, ma al momento non ho capito.
Poi, alla prima doccia, mi sono reso conto che il bagno sapeva dello studio del mio medico di base. Un luogo di attesa, talvolta sofferente o preoccupata, ma che porta a una persona quasi sempre accogliente e garbata.
Sono andato da lui a luglio, l’ultima volta. Tra le altre cose, mi ha detto “La vita, talvolta, è così”, in modo pacato, calmo, consapevole.
Adesso, quando faccio la doccia, mi sforzo di tornare a quella calma. Cerco di fare stare in silenzio i pensieri e lascio che nella doccia risuoni solamente il mio “trentatré”.

Di |2024-05-12T19:24:22+02:0028 Settembre 2012|Categorie: I Me Mine|Tag: , , |1 Commento

E.R. (medico d'a mutua)

Porto i risultati delle analisi al mio medico.
Ne avevamo già parlato“, mi dice. “Lei si deve rilassare.”
“Eh”, faccio io.
“E poi i valori qui”, continua, leggendo il foglio che gli ho dato, “non sono… Questa intolleranza…”, dice indicando una riga del referto. Fa una lunga pausa che tradisce uno sguardo perplesso. Sempre in silenzio scorre il foglio, non trova niente, lo gira, arriva in fondo “è molto bassi” conclude soddisfatto, ripetendo pedissequamente ciò che è scritto nella legenda delle analisi.
Che faccio, cambio medico o, semplicemente, mi rilasso?

Di |2004-11-22T19:05:00+01:0022 Novembre 2004|Categorie: Doctor Robert|Tag: , , |3 Commenti

No news is good news … but we have news

Poco prima di finire una mattinata di lavoro abbastanza inutile ti balza agli occhi un flash dell’Ansa che dice che Andreotti è stato assolto, almeno per le cose che ha fatto dopo il 1980. Prima: vabbè, è passato del tempo, stai a spaccare il capello…
Mentre pranzi il telegiornale ti informa che è passato il progetto di stupro costituzionale di Calderoli.
Vai dal medico che quando guarda l’irritazione che ti tormenta entrambi i popliti da mesi non trattiene un “E la madonna.” Inizia a sciorinare nomi di pomate e unguenti scrivendoli sulla ricetta, tu lo ascolti solo un po’, fino a che non dice qualcosa come “Relaxar Sin”, allora drizzi le orecchie ti rendi conto che ti ha detto “Bisogna rilassarsi“, e ti rendi conto che il “Relaxar Sin” non si compra. Aggiunge che non se ne parla di mangiare latticini. E ovviamente ieri ti sei comprato dei formaggi buonissimi. Poi aggiunge “E niente crostacei” e ti viene da rispondergli “Ma come, ho sei chili di aragoste nel congelatore, e come faccio, adesso?”. Ma sai che lui non riderebbe.

Vado a mettere i dischi per la festa della mia radio, al posto di mr. Papero. Solo musica stupida e danzereccia. Ci mancherebbe altro.

P.S. Questo potrebbe anche valere una candidatura ai Poverino’s, ma attenzione: per i primi due punti i poverini siamo tutti noi.

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