Pensavo, prima, che sono andato al cinema, da solo e nel pomeriggio, come faccio di solito per i film di cui parlo poi in radio o scrivo.
Pensavo, prima, seduto ad un tavolino fuori, a come sono andato a vedere The Terminal. A come abbia cercato d’impulso protezione in un cinema, nel buio della sala, a come mi sia rifugiato in una storia, raccontata (peraltro) benissimo. Ma questo, prima che il film iniziasse, non lo sapevo.
Pensavo, prima, seduto fuori in un locale dietro piazza Maggiore, che, durante la guerra, gli incassi cinematografici in Italia non sono diminuiti, anzi: la gente andava al cinema anche più di prima.
Pensavo a tutto questo, prima, seduto ad un tavolino di un locale dietro piazza Maggiore, mentre fissavo una valigia appoggiata ad un muro, che pareva nessuno notasse o riconoscesse come sua.