Per evitare di parlarvi sempre di radio, che ne avrete anche le palle piene (però l’intervista con Luca Sofri, oggi, è stata piuttosto divertente), ecco alcune considerazione sparse, scritte qui con l’unico scopo di non farvi dire: “E ma però non scrive più, quel simpatico imbecille.”
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La home page di Repubblica, in occasione della Giornata Mondiale della Lotta all’Aids, linka un simpatico video in cui Clinton (uno dei più grandi caratteristi potenziali della storia del cinema, secondo me) dialoga della malattia con un “Muppet sieropositivo”. Ovviamente non si parla di preservativo, ma, in un avviluppo metatestuale abbastanza ipocrita, si raccomanda ai genitori di parlare ai figli della malattia. Ah, già, poi si dice anche che bisogna abbracciare i sieropositivi. Clinton se la cava abbracciando un pupazzo. Bah.
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Stasera Raf tiene un concerto in centro a Bologna, praticamente a venti metri da dove vivo. Tornando a casa l’ho visto: assomiglia in modo impressionante a Rocco Siffredi, da lontano. Queste somiglianze con le pornostar mi sconvolgono: avevo un professore di educazione fisica veramente identico a John Holmes. Di viso, sicuramente. Il resto non mi è dato di sapere, per fortuna.
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Poco fa ho telefonato a Tony Binarelli, per motivi che scoprirete. Ho trovato un numero di telefono sul suo sito, ho chiamato, mi sono presentato, ho chiesto chi ci fosse dall’altra parte del telefono. “So’ Tony Binarelli”. Magia, ho pensato.
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Sempre per motivi di lavoro (saprete caro, saprete tutto), ho cercato un contatto con Il Divino Otelma: il suo sito consiste solo della homepage. Non resisto: è scomparso. (Uccidetemi).
Non posso proprio darti torto… Raf secondo me è il fratello impotente e sfigato del Rocco…
una volta ho quasi pianto ascoltando l’infinito sai cos’è (o qualcosa del genere) di raf. per dire
Caspita assumi farmaci migliori dei miei….
che dottore hai?
mi faxi la ricetta?
Tutto molto divertente comunque.
BLEEK
Dai, hai davvero chiamato TOny Binarelli? Piango dal ridere…
Commento criptico: persone ben informate sui fatti suggeriscono cautela scaramantica ai massimi livelli, l’uomo vestito da lampadario porta una iazza scientificamente provata e la sua menzione va accuratamente evitata.
cazzarola, no. giuro, l’ho sentito al telefono poco tempo fa.
è la fine.
molto bella l’intervista ad un luca insolitamente umile… che finalmente dice le cose che poteva dire anche subito.
ho letto i tuoi post sui libri.
perfetto l’appunto su tokyo blues [rientrato al numero 2 nella mia top faiv di libri di cui assolutamente no, non puoi vivere senza e al numero 1 dei libri dio questa è La Tristezza e, ahiahiahi, non riesco a evitare di tuffarmici dentro – da poco, ci arrivo sempre tardi]
bravo, bravo
dude: contento che ti sia piaciuta l’intervista. io mi sono divertito a farla e luca, pare, a sentirlo, anche. meglio di così.julieta: grazie, grazie. non credo che rileggerò più quel libro. come sempre, le volte dopo la prima non saranno la stessa cosa.
ah beh, io non ho mai letto un libro due volte. non mi riesce e c’è una brutta cosa del tipo oddio non c’è tempo devo leggere altro prima di rileggere qualcosa
esatto, è proprio quello che penso anche io. ma, se avessi tempo, rileggerei underworld, tanto per dirne uno.
http://www.divinotelma.com/divinotelma/news.asp
grazie, stranigiorni, l’avevo poi trovato, il sito.