Nell’ultimo numero di Segnocinema c’è un bellissimo approfondimento sull’idea di nazione e nazionalità nel cinema italiano, uno dei più interessanti che la rivista abbia ideato negli ultimi tempi, a mio avviso. In un articolo si citava uno dei protagonisti di Salò o le 120 giornate di Sodoma, l’ultimo agghiacciante film di Pasolini: viene chiamato il Presidente, ed è uno dei quattro simbolici uomini di potere che gestiscono le torture e le azioni del film. Una delle caratteristiche del personaggio che avevo completamente dimenticato, e che l’articolo mi ha fatto tornare alla mente, era la sua mania di raccontare barzellette.

E allora ho fatto un montaggio, un po’ raffazzonato.
[youtube=http://youtu.be/tWzTX4OD8_E]