Quando, tre anni fa, ci fu il via libera all’uso negli spot delle canzoni dei Beatles, ipotizzai delle applicazioni turpi delle stesse, a seconda del prodotto da commercializzare. Ma la pubblicità (firmata da Sam Mendes) della Telecom non ha nell’uso di una pessima cover di “Hello, Goodbye” il suo difetto peggiore.
Che noja (con la “j”) mortale: come si fa a creare uno spot da 50″ in cui dal primo istante sai di cosa parlerà, come lo farà e come andrà a finire?
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Però fa comunque venire voglia di andarsi a riascoltare la canzone dei Beatles. Almeno su di me ha avuto quest'effetto. e tornare ai beatles fa sempre bene
Noodles
senza dubbio, è vero.
però preferisco altri stimoli. meno noiosi, ecco.
Mi pare lo sfruttamento dell'effetto "La meglio gioventù": la rappresentazione del corso del tempo ha sempre presa su chi lo ha vissuto – e anche su chi non lo ha potuto vivere, come il sottoscritto, cui lo spot non dispiace.
La cover di "Hello, Goodbye" invece è davvero brutta
a me fa sempre effetto sentire i Beatles in televisione. è sempre un misto fra il piacere e uno stupro.