I Am The Walrus

Glory

Il bel blog musicale Any Major Dude with Half an Heart ha pubblicato un post con alcuni brani (da scaricare) che ben rappresentano l’anno 1979. Tra le varie “Cuba” e “I Was Made for Loving You” compare anche Umberto Tozzi e la sua “Gloria”, descritta come vedete in alto. Lodevole la “partigianeria” per la versione originale e la sostituzione “sole” a “mandolino” nel binomio che comprende la sempre valida pizza (“Margharita”). Da applauso, però, è il modo in cui l’autore del blog sente il verso “Manchi tu nell’aria”: lo fa diventare quasi il titolo di una canzone dei Pixies.

Parliamo un po' su di noi – 4. Essere e avere

Scomodo il bestseller di Erich Fromm per raccontarvi di una mail arrivata non direttamente alla mia casella, ma giratami dall’amico Capra dei Gazebo Penguins. “Secondo me ti piace”, mi ha detto. Vero.

Caro amico e partner di essere,
Ehi, partner di essere non me l’aveva mai detto nessuno. Chi sei?

Sono Dr. Alexander Van Niewhoven l’assistenza personale al signor Henk Kroeze, Presidente, SNS Bank N.V, Paesi Bassi.
Piacere, Francesco. A malappena ho un conto in banca: Alexander, parti avvantaggiato.

Ho un suggerimento protetto business per you.
Se è protetto, sentiamo: si sa che i suggerimenti occasionali possono essere pericolosi. Almeno non mi vuoi sposare.
Before la rivolta Libia e attacco della NATO sulla Libia il nostro cliente il generale di brigata Al-Ali Atallah abgari,  Aiuti vicino a Muammar Gheddafi, che è anche un uomo d’affari fatto una serie di deposito vincolato per 18 mesi di calendario, con un valore di trenta milioni di dollari Stato Uniti (20.000.000,00 euro) solo nel mio ramo. Alla scadenza è stato inviato alcune comunicazioni  a lui, anche durante la guerra. succedendo ora in Libia.
Ammazza, Abgari… Ne aveva di risparmi! Sì, lo so che sta succedendo in Libia. Va’ avanti.
Ancora una volta abbiamo mandato un altro messaggio fuori tre settimane fa solo per noi per scoprire che il generale di brigata Al-Ali Atallah abgari con hiswife e unica figlia era stato ucciso da Gheddafi, gli uomini s quando avevano stava cercando di difetto al gruppo di opposizione in Bengazi.
Oh, ma è una tragedia, li hanno sterminati!
After ulteriori indagini si è anche scoperto che il generale di brigata Al-Ali Atallah abgari non ha dichiarato alcun parente più prossimo nelle sue carte ufficiali tra cui i documenti di suo deposito bancario.
E quindi?
E ha anche confidato in me l’ultima volta che Wasat mio ufficio che nessuno tranne me sapeva del suo deposito nella mia Bank.
E allora, Alexander, avevi una storia con lui: dai, io capisco la confidenzialità dei dati bancari… Ma poi, scusa, nessuno in banca si è insospettito? Uno ha milioni di Europa o Stato Uniti ed è normale?
So, venti milioni di Euro (20.000.000,00 euro) è ancora giace in la mia banca e nessuno potrà mai farsi avanti per reclamarlo.
Sì, ho capito la cifra (la cifra): li darete in beneficenza?
Quello che mi preoccupa di più è che secondo le leggi del mio paese alla scadenza 6 anni i fondi tornerà alla proprietà del governo olandese, se nessuno si applica a rivendicare i fondi.
Li riprende lo Stato, capisco: che sia lo Stato olandese mi preoccupa assai meno dell’eventualità che questi soldi arrivassero in Italia. Ma io che c’entro?
In questo contesto, il mio suggerimento per voi è che io vi piace come aforeigner di presentarsi come il parente più prossimo toBrigadier generale Ali Al-Atallah abgari in modo che si sarà in grado di ricevere i suoi fondi.
Ah, ecco! Una truffa da commedia all’italiana! Ma che è? Totò sceicco? Mi immagino vestito da arabo-dei-fumetti. E poi io non ho l’aspetto del libico, su…
Una volta che i fondi sono stati trasferiti conto bancario toyour nominato condividiamo nella proporzione del 60% per me, il 40% per voi,
Sessanta a te, quaranta a me: l’unica cosa finora verosimile della mail. Operazione “Conto Toyour” mi piace: la suggerisco come nome all’Interpol.
Se siete interessati vi prego di inviarmi informazioni di sotto,
1. Nome e cognome ed età
2. Numero di telefono privato
3. Fax Linea
4. Attuale indirizzo di residenza
5. Occupazione (OBBLIGATORIO)
Il numero di scarpe? Almeno il codice fiscale! Ma davvero vuoi sapere la mia OCCUPAZIONE?
Infine, dopo che io vi fornirà maggiori dettagli su thistransaction. Il tuo primo risposta a questo messaggio sarà highlyappreciated. Rispondi al mio indirizzo personale di posta elettronica: alexander.niewhoven @ aol.com
Distinti saluti

Ci penso e le faccio sapere… Sai mai che il Paese crolla: 8 milioni di qualsiasi cosa farebbero comodo.

Chiedo scusa di cuore (ma anche di altre interiora)

Nel mio palazzo c’è un cantiere: sono al buio quasi completo da venti giorni, come avevo detto, ma non è di queste lamentele che voglio farvi partecipi. Piuttosto, vi renderete conto di quanto l’autore di questo blog possa essere talvolta insensibile.
Ieri, mentre tornavo a casa intorno all’ora di pranzo, ho incrociato dei muratori, anche loro in procinto di mangiare. Uno di essi mi si avvicina e mi chiede se c’è un posto nei dintorni dove fanno il kebab. Io gli do le indicazioni per raggiungere il “kebabbaro” più vicino, ma mi viene in mente una cosa che, da quando l’ho letta, non riesco a non associare a quel piatto. Tempo fa sono venuto a conoscenza della composizione del kebab. Roba da vomitare, eh?
Insomma, mentre lui diceva “Ah, che voglia di kebab”, io iniziavo ad accennare a grandi linee a quell’articolo.
Ho visto la gioia spegnersi negli occhi dell’uomo e ho cercato di fare marcia indietro, ma troppo tardi: la morbosità alimentare aveva ormai attecchito nel gruppo che, incuriosito dai miei accenni, ha iniziato a fare domande. Ho risposto alla prima, prima di rendermi conto che, in fondo, erano cavoli loro cosa avrebbero mangiato a pranzo. Un pranzo che arrivava dopo una mattina passata a innalzare impalcature e stendere intonaco a 30 gradi al’ombra.
Li ho salutati, quindi, augurando loro sinceramente “buon pranzo”. Un augurio al quale qualcuno ha risposto: “Eh, per chi pranza”. Spero solo che l’uomo fosse a dieta e che non siano state le mie inopportune parole ad allontanarlo da uno schifoso ma sacrosanto e desideratissimo kebab.
Scusate, signori muratori: ancora una volta devo imparare a trovare il tempo e il modo giusti per quello che dico.

Di |2011-07-01T08:00:00+02:001 Luglio 2011|Categorie: I Am The Walrus, Savoy Truffle|Tag: , , |3 Commenti

Il DJ vs. il Paese reale – Appendice 1: del concetto di "ballabile"

Vi ricordate, nella scorsa estate, il DJ set bizzarro che ho fatto? Uno dei termini chiave di quella sera era stato “ballabile”.
Venerdì scorso, stesso posto. I DJ della radio si alternano e prima di me ce ne sono due che stanno facendo impazzire il pubblico: eh, so’ bravi, so’. Sta girando l’ultimo pezzo. Neanche arrivo ai piatti che si avvicina una ragazza: “Oh, metterai qualcosa di ballabile, almeno tu?”. Io evito di:

1. fare presente alla ragazza che stanno ballando tutti;
2. iniziare con lei una discussione sul concetto da lei lanciato (è il caso di dirlo) in pista;
3. risponderle proprio.
Quindi la guardo con un sorrisetto che vuol dire “aspetta, aspetta”. E metto questo pezzo:

[youtube=http://youtu.be/DbaOFkC8tQE]

Scelta banalissima, sì, ma insomma: la gente (com’era facile prevedere) continua a ballare felice, bene. Nel giro di cinque secondi mi dicono che c’è tempo per solo un’altra canzone e ritorna la ragazza di prima, con l’aria incazzata, che mi dice: “E questo lo chiami ballabile?”. Io la guardo, le sorrido, le metto una spilletta di Maps (sfortunatamente chiusa) in mano, e le dico “Sì”. Dopo di che sono andato in pista, in mezzo alla gente che ballava, senza saperlo, il penultimo pezzo di quella serata.

Immaginazione

Quindi, Google ha creato un motore di ricerca per immagini. Come funziona? Ve lo spiegano qua. Comunque, il principio è lo stesso di un motore testuale: si mette un’immagine nella casella delle stringhe di ricerca (copiandone il link o caricandola) e Google trova immagini simili, se non uguali, e il nome del posto raffigurato nella foto, o dell’opera d’arte, eccetera eccetera. Incuriosito, ci ho provato anche io.
Prima di tutto ho caricato una fotografia scattata in vacanza, l’anno scorso: si tratta di una veduta di una spiaggia vicino ad Alghero. I “risultati” di Google sono stati la foto di spiaggia venezuelana e… delle macchine (cliccate se volete vedere la foto ingrandita).

Poi ho incollato l’URL di una piccola immagine aerea del castello della mia città natale (questa): stavolta Google ci ha beccato, mostrandomi copie della stessa immagine panoramica… che però assomiglia molto a un rospo (o altro animale) sull’erba.

Quindi ho messo la foto che uso nel profilo di qualche social network e mi ha beccato in pieno, nome e cognome. Infine ho provato con il Puffo Quattrocchi: Google lo riconosce benissimo, ma ha visto solo la versione iberica del cartone. La parola che compare è “pitufi”, che è davvero il nome dei Puffi in Spagna.

E infine ho fatto la prova dello specchio con questa foto presa dalla rete.

Il soggetto si riconosce benissimo.

Di |2011-06-16T08:00:00+02:0016 Giugno 2011|Categorie: I Am The Walrus|Tag: , , , |0 Commenti

We need to talk

Ho visto di recente The Gates, sfortunata (e abbastanza scarsa) serie orrorifica della ABC. Durante tutte e tredici gli episodi, mi sono reso conto che il vero problema della cittadina-fortezza-che-nasconde.molti-segreti è che hanno bisogno di parlare. Moltissimo. Ho costruito, quindi, questo video con le prove di quello che dico.

[youtube=http://youtu.be/2zxFZP1RnKs]

Di |2011-06-15T08:00:00+02:0015 Giugno 2011|Categorie: Glass Onion, I Am The Walrus, I Me Mine|Tag: , , , , |0 Commenti

Regali di compleanno

L’amico N. mi ha regalato un video intitolato “La peggior cover dei Beatles di sempre”: eccolo.

[youtube=http://youtu.be/BvPugOWeZiA]

Ma, una volta entrati nel tunnel (cosa che potete fare anche voi, aprendo i video su YouTube o cliccando sui video suggeriti alla fine della riproduzione), è davvero difficile uscirne. E quindi ecco la testimonianza che anche noi italiani ci mettiamo del nostro…

[youtube=http://youtu.be/jsEcSSzCmuk]

Buona continuazione.

Di |2011-06-10T08:00:00+02:0010 Giugno 2011|Categorie: I Am The Walrus|Tag: , , , |0 Commenti
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