lcd soundsystem

Il DJ vs. il Paese reale – Appendice 1. Del concetto di “ballabile”

Vi ricordate, nella scorsa estate, il DJ set bizzarro che ho fatto? Uno dei termini chiave di quella sera era stato “ballabile”.
Venerdì scorso, stesso posto. I DJ della radio si alternano e prima di me ce ne sono due che stanno facendo impazzire il pubblico: eh, so’ bravi, so’. Sta girando l’ultimo pezzo. Neanche arrivo ai piatti che si avvicina una ragazza: “Oh, metterai qualcosa di ballabile, almeno tu?”. Io evito di:

1. fare presente alla ragazza che stanno ballando tutti;
2. iniziare con lei una discussione sul concetto da lei lanciato (è il caso di dirlo) in pista;
3. risponderle proprio.
Quindi la guardo con un sorrisetto che vuol dire “aspetta, aspetta”. E metto questo pezzo:

Scelta banalissima, sì, ma insomma: la gente (com’era facile prevedere) continua a ballare felice, bene. Nel giro di cinque secondi mi dicono che c’è tempo per solo un’altra canzone e ritorna la ragazza di prima, con l’aria incazzata, che mi dice: “E questo lo chiami ballabile?”. Io la guardo, le sorrido, le metto una spilletta di Maps (sfortunatamente chiusa) in mano, e le dico “Sì”. Dopo di che sono andato in pista, in mezzo alla gente che ballava, senza saperlo, il penultimo pezzo di quella serata.

Let's Dance (Ourselves Clean)

James Murphy è un buon furbacchione: non è uno che frega o se ne approfitta, per intenderci, ma semplicemente uno che da anni e anni è molto attento a quello che accade nel mondo musicale. Sente, percepisce, intuisce, riprende, rimastica, ripropone con varianti. Tanto di cappello, eh, mica stiamo sempre a cercare l’originalità assoluta (un concetto, peraltro, che nel 2010 lascia davvero il tempo che trova).
Un altro grande furbastro è, da sempre, David Bowie. Anche lui, soprattutto negli ultimi trent’anni, è stato fondamentalmente con le orecchie ben tese su quello che accadeva in ambito musicale nel mondo, USA e Regno Unito principalmente, per cogliere poi i frutti appena sbocciati delle nuove tendenze e personalizzarli.
Perché mettere insieme questi due personaggi, apparentemente non così vicini? Perché il concerto di Ferrara degli LCD Soundsystem ha confermato quello che io (e altri) abbiamo sentito non appena è giunto alle nostre orecchie This is happening, l’ultimo album dei newyorkesi: c’è un sacco di Bowie negli LCD Soundsystem, soprattutto del Bowie della trilogia berlinese, di quei brani più lenti e ipnotici, che sfruttano armonizzazioni vocali e tappeti di sintetizzatori.

Assistendo allo splendido spettacolo di Ferrara, inoltre, si è sentita questa influenza, o richiamo, in tanti altri brani della scaletta, anche dei dischi vecchi. Non si è trattato di allucinazioni uditive, per carità, ma di alcuni attimi, suggestioni e brani che, effettivamente, mi hanno riportato alla mente alcuni arrangiamenti dei pezzi di Low, Lodger e “Heroes. L’altra sorpresa è stata il notare le grandi doti di cantante di Murphy: una voce profonda, quasi da crooner, che non aveva paura allo stesso tempo di sfidare registri più acuti, rimanendo sempre in totale controllo. Anche qui non riesco a non pensare alla versatilità vocale di Bowie, che ci posso fare? E, infine, l’attenzione a quello che accade oggi nel mondo musicale di cui si parlava sopra: il finale del concerto degli LCD è stato esemplare, com la splendida “New York I Love You” che è sfociata in una versione piano e voci di “Empire State of Mind”, spogliata del tutto dall’iperproduzione di Jay-Z e, in qualche modo, rifatta lì, dal vivo, davanti ai nostri occhi, come se James Murphy l’avesse scritta e ce la restituisse come lui la intendeva. E pazienza se la mania di controllo totale del musicista lo rendesse quasi ridicolo, per il continuo comunicare col fonico di palco e per l’aggiustamento senza sosta di aste e microfoni: tanto più che tutto questo perfezionismo è stato spazzato via da un blackout dell’impianto di diffusione, con il pubblico che non sentiva più niente mentre la band, assordata dai volumi dei monitor sul palco continuava a suonare come se nulla fosse accaduto. Pazienza, perché il concerto dell’altra sera è stata l’ennesima prova della statura di Murphy. Staremo a vedere, quindi, che ne sarà di lui, con o senza LCD Soundsystem. Che possa convincere Bowie a tornare sulle scene? Fantasie da inizio settimana…

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