The teeth are alright

Qualche giorno fa sono andato al supermercato, e, passando nella corsia dedicata ai prodotti per l’igiene ho pensato: è ora di cambiare spazzolino. Mentre mi toglievo dai denti alcune setole del vecchio spazzolino (ti si affezionano come i cani, le setole), guardavo i vari prodotti esposti, confrontando prezzi e qualità.
Innanzitutto mi sono reso conto che non c’era un singolo spazzolino che non fosse approvato da qualche associazione di dentisti: ogni confezione aveva il suo bel marchietto dietro, rassicurante, igienico, professionale.
Mi sono immaginato una scena, ambientata in un qualsiasi studio ufficiale di una qualsiasi associazione. Un dentista è seduto sulla sedia, reclinato, e un altro gli spazzola i denti per un po’. Dopo poco fa: “Approvato?” e tutti i medici dentisti intorno annuiscono, e via, un altro spazzolino.

La mia attenzione, però, è stata attirata da un prodotto della linea “kids” di una nota marca di igiene orale: uno spazzolino elettrico col manico a forma di astronave. La prima cosa che ho pensato è stato “fico!”, la seconda “speriamo che la mamma me lo compri”.
A parte gli scherzi, lo stavo per comprare (coi soldi della mamma, ovviamente), e già mi immaginavo lo spazialino che faceva bella mostra di sè nel mio bagno color verde acido, con la tenda della doccia con la sagoma dell’assassina di Psycho. E io che mi vantavo con gli amici, ognuno dei quali aveva una testina personale per provare l’ebbrezza dello spazio interdentale. E tutti i dentisti dietro che annuivano.

Poi mi sono fermato, e mi sono detto: “Ma perché? Perché noi quasi trentenni abbiamo questo gusto della cazzata, del giocattolino, del pupazziello, dell’animale di gomma, perché? Perché i miei amici, se lo comprassi, mi considererebbero sicuramente un genio dell’igiene orale? Perché stiamo dietro ai giocattoli – e simili – più di quanto lo facevamo verso il sesto anno d’età?”
Nella corsia del supermercato, in quel momento, è passato un dentista: “Ah, non mi riguarda”, ha detto. “Io l’ho approvato, poi…”

Ho lasciato quindi un pezzo di fanciullaggine appesa al suo gancetto e mi sono avviato alle casse con un serissimo spazzolino. Approvato dall’Associazione Medici Dentisti Italiani. Vorrà dire che, quando mi laverò i denti, farò il rumore della nave spaziale con la bocca.