Parliamo un po’ su di noi – 6. L’oracolo

Lo spam si sta evolvendo e noi non ce ne accorgiamo: altro che le solite cose! Ieri alle mail del lavoro sono arrivati messaggi sibillini e irridenti, profondi e sconcertanti. Come se venissero da una versione malamente copiata, imputridita e involgarita di Carmelo Bene. O dal migliore libro di Fabio Volo. Frasi che hanno un pizzico di trivialità, ma nessun accento. Ecco il primo esempio.

Tutte queste parole e trucchi impallidisce semplicemente contro l’oscenità in forma di linguaggio osceno.
Forse questo e perche queste parole evocano delle profondita dell’inconscio e animale qualcosa, qualcosa in quello che a volte non ammettere a se stessi, qualcosa che ha visto in uno dei porno e rimase per molti anni nel nostro subconscio.
Tra queste espressioni possono essere soddisfatte,

e segue un link che mi sono ben guardato dal cliccare.
Vi rendete conto della riflessione wittgensteiniana sul linguaggio, poi mischiata a un approccio freudiano, e infine decorata con una spruzzatina di Moana Pozzi? Geniale.
Ma voi direte: l’oracolo solitamente si esprime con frasi sì involute e profonde, ma brevi e secche. Infatti: ecco la seconda mail.

Il modo più breve e sicuro di rovinare i rapporti con molte persone – dire loro la verità su di loro.
Quante persone non hanno fiducia in ogni caso alla fine si scopre che non avevo a fidarsi ancora di più.
Labor ha fatto una scimmia dall’uomo. E dal trasporto cavallo.

Lo so, siete rimasti pietrificati di fronte al distico finale. Che scarto incredibile, eh, che mimesi stilistica! Uno pensa che sia incappato in una mail di appunti di Alberoni, invece scivola in uno status su Facebook di un utente a caso e poi, tac, piomba sul finale che dà una decisa spallata alle teorie evoluzioniste, il tutto in una manciata di parole. E lo chiamano spam…
Enlarge your thoughts.