Conti

C’è chi vede questo giorno come l’ultimo di qualcosa – giorno di bilanci, quindi. Altri preferiscono pensare a domani, il primo giorno di qualcos’altro – giorno di propositi, progetti, ricominciamenti (si dirà?).

Io invece penso solo con ansia a un momento tra qualche ora. Penso al conto alla rovescia per la mezzanotte. Ecco, quei quindici-venti secondi (che possono arrivare a quaranta-cinquanta nei momenti di particolare sadismo) sono per me un momento tremendo. Un tempo c’era la televisione accesa, per dire “menodieci” insieme al presentatore di turno (anche se questo era mascherato da scuse come “E vabbè, mica vorrai festeggiare la mezzanotte quando non è mezzanotte?”). Poi c’è stato il momento in cui uno prendeva l’iniziativa, diventava l’ora di riferimento e iniziava il conto, con lo stesso piglio con cui si iniziano ad urlare gli slogan nelle manifestazioni di piazza.
Ultimamente, invece, si va completamente a cazzo, ed è bellissimo. Tutti sono persi o comunque già non perfettamente sobri prima della mezzanotte, e quindi qualche minuto prima dell’ora fatidica partono conti alla rovescia a caso, fermati da cori di “Ma no!” e poi ripresi. Chissà che succederà stasera. Comunque, visto che starò a casa mia, vieterò la televisione e servirò parecchio da bere, tanto per ricreare le condizioni di casino a me propizie.

A voi tutti un buon inizio di 2007. Vogliatevi bene, sul serio. E mica solo oggi o domani.