Ogni volta che cade la neve, mi dimentico quando è stata l’ultima volta che l’ho vista. Come se la neve caduta coprisse anche i miei ricordi, e si posasse direttamente sulla neve passata, nascondendola.
Tornando dalla radio, stanotte, sono passato in posti dove non c’erano orme e impronte. E mi sono emozionato.
Però ho capito veramente di vivere di fretta, male, in questo periodo, quando mi sono reso conto che non avevo tempo per fermarmi a guardarla, la neve.
Mi sono accontentato, dopo due ore di chiacchiere e musica lanciate nell’etere, del silenzio.

L’origine del titolo del post è questa.