neve

Martini on the Snow

23 febbraio 2005 - No, non è concettuale L’altro giorno una ragazza che conosco ha scritto su Facebook “Il prossimo che dice “che bella la neve” senza avere la minima idea di cosa voglia dire uscire per andare a lavorare, lo spacco a forza di ginocchiate in bocca.”
Ecco, sono molto d’accordo con questa ragazza. Non mi va di soffermarmi e dibattere sul fatto se l’Italia, la Regione, Bologna, il mio quartiere siano efficienti o meno nel gestire l’ennesima “emergenza” (quand’è che non c’è un’emergenza? Ecco un altro termine che dovrei trattare in un post di The Word). Fare le cose con la neve è un casino: punto. Perché la neve è un impedimento. In questo la neve è democratica, però: fa sbandare verso i guardrail macchine grandi e piccole, fa scivolare sui marciapiedi grandi e piccini e permette di perdere qualsiasi autobus.

In questo fine settimana che inizia oggi la metà delle cose in programma in città sono state chiaramente annullate per ragioni meteorologiche, tranne il primo dei due aperitivi in piazza Maggiore che mi vedono in consolle. Penso da giorni a nuove musiche “da aperitivo” per stasera, ma con questo clima mi vengono in mente solo canzoni natalizie interpretate da crooney con la voce di velluto o veloci ragtime sui quali immaginare capitomboli. Qualcosa, però, mi inventerò: per saperne di più, andate sul sito della bella manifestazione appena inaugurata in città, Arte e Scienza in Piazza. Ci vediamo alle 19: se sentite riecheggiare Bing Crosby a Palazzo Re Enzo, cercate il dj e schiaffeggiatelo.

"My strong fingers beneath the snow"

Ogni volta che cade la neve, mi dimentico quando è stata l’ultima volta che l’ho vista. Come se la neve caduta coprisse anche i miei ricordi, e si posasse direttamente sulla neve passata, nascondendola.
Tornando dalla radio, stanotte, sono passato in posti dove non c’erano orme e impronte. E mi sono emozionato.
Però ho capito veramente di vivere di fretta, male, in questo periodo, quando mi sono reso conto che non avevo tempo per fermarmi a guardarla, la neve.
Mi sono accontentato, dopo due ore di chiacchiere e musica lanciate nell’etere, del silenzio.

L’origine del titolo del post è questa.

Di |2004-01-27T03:43:00+01:0027 Gennaio 2004|Categorie: I Me Mine|Tag: , , |23 Commenti
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