Sono appena tornato a casa dopo la lunga Notte dei morti viventi. In realtà la diretta doveva durare fino alle 9.30 di oggi, ma, cosa volete farci, non abbiamo più l’età. Ci siamo divertiti e parecchio, ma, ad un certo punto, le defaillances sono state ripetute, quindi abbiamo abbandonato qualche ora prima del traguardo.
Nell’ambito dei blog, vorrei particolarmente ringraziare i blogger che, anche a loro insaputa e loro malgrado, sono intervenuti. Innanzitutto Colas, che ha avuto il privilegio di usare l’espressione rigà. Poi Daniela, che non faceva altro che ripetere la suddetta espressione, farci i complimenti e usare espressioni di gioia&stupore. Posso non linkarti? Ovviamente no. E come non ricordare il brevissimo intervento di Zazie, forse ubriaca o forse emozionata per la diretta, chissà? Il mio fratello di parole Martino, presente con due e-mail. Infine, last but not least, come si dice in Camerun, Enzo e la Laura. Il primo mi ha regalato una spilla bellissima che ho tosto appuntato sulla giacca. La seconda che, per tutto il tempo, ha toccato il materiale isolante della radio con aria estatica.
Grazie a loro e a tutti i morti viventi. La campagna abbonamenti (e la mia onnipresenza in radio) inizia adesso. Sono le sei, sta per spuntare il sole e io vado a letto.
a rigà, siete bravissimi. ma davvero. gran ritmo. tenete botta per la radio che è un bene prezioso. vi abbacio (che vuol dire vi bacio). (amenta)
Ho sentito (ma avrei fatto meglio a uscire di casa).Apprezzo l’impegno.Fate cose brevi perchè sulla lunga distanza annoiate un pò.Buon lavoro.
ma cacchio. a sapere che non duravate fino alla fine evitavo di addormentarmi alle 3 e vi ascoltavo per le due ore seguenti. vorrei solo far sapere che a) mi aspettavo di sentire selvaggia e non me l’avete fatta sentire e b) io la sapevo la risposta che dava in premio un chilo di gelato, cazzo se la sapevo, e mi sarei pure abbonata per averlo, ma non avevo soldi per chiamare 🙁
are krishna, comunque. ^__=
Sono veramente disgustato dal linguaggio utilizzato dal nostro Manager. Eppure ci assicurava d’aver studiato ad Oxford con master ad Aberdeen (quella in Scozia, ovviamente.) Chiedo scusa a tutti per l’imbarazzo causato. Noi MiceCars giuriamo di impegnarci nell’infliggere punizioni corporali al suddetto pagliaccio. Che gran Bazza…
Peter T.
escludo con veeeeeeeee(??)menza entrambe le tue ipotesi – e piuttosto ti sfido a fare un collegamento in diretta nel delirio di via del governo vecchio di sabato notte e con i quattro madrigalisti moderni che ti cantano alle spalle 😉
Grazie a Daniela, Gialappa (?) e Fio. Grandi Micecars forever yeah, Zazie: ok ok! 😉
no, niente gaffe. e chissenefrega della pagina dei commenti!
carissimo, le 4 ardite opere di radio-fumetting sono disponibili alla balotta secondavisionica e a chiunque ne sentisse il bisogno di rimirarli con le proprie orecchie. salutini, tuono.
[…] il nome della via, delle notti passate a trasmettere Monolocane e delle maratone dei “morti viventi”, quando stare là era davvero come stare a casa. Mi ricordo di avere pianto, brevemente e […]