I Am The Walrus

A mezzanotte va…

Ancora una volta mi arriva una mail da Stefano Disegni. Riceviamo e, come si dice, pubblichiamo.

Chiunque conosca certe situazioni familiari, o solo le immagini, non può non provare vergogna per la deriva incivile che sta prendendo questo paese. Tettamanzi for President, e sapete quanto mi costi pensarla come un prete.
Stefano Disegni

 


Al solito, per evitare l’esplosione del globo oculare, cliccate sulle immagini che, oh!, diventano grandi.
Di |2009-07-08T20:38:00+02:008 Luglio 2009|Categorie: I Am The Walrus, Taxman|Tag: , , , , |1 Commento

Barely Italian

Sapete, nel caso quello là, dai, la cosa che mi ha sempre insospettito è: ma possibile che in un Paese in cui la pratica dell’occultamento, insabbiamento, deviazione, controllo dell’informazione è ormai a dei livelli magistrali, il Caro Premier e il suo staff si siano fatti scappare questi episodi?
Però oggi il Corriere pubblica la lettera in cui Gino Flaminio, ex-fidanzato della sgallettata, chiede scusa a Berlusconi, alla ragazza, al panettiere sotto casa, ai suoi parenti, all’elettrauto, eccetera. Questa lettera è la prova che l’entourage del Caro Premier è di nuovo attivo: è evidente, infatti, che Gino non l’ha scritta di sua volontà. Lo stile è inconfondibile: gli è stata dettata da Capezzone.

L'insalata di riso

L’improvviso caldo ha anticipato servizi catastrofisti ai telegiornali, denudamenti vari, allarmi sparsi, ma anche una serie di cibi e abitudini alimentari. Tra questi, l’insalata di riso.
Perché si prepara l’insalata di riso? Perché è un cibo fresco e facile da fare, rispetto agli ingredienti che necessita ripaga – tutto sommato – in gusto, e si conserva.
Caratteristica principe dell’insalata di riso è che non se ne fa mai poca. Provate a immaginarvi un pranzo in cui qualcuno dice “Accidenti, è finita l’insalata di riso”. Impossibile. È matematicamente provato che in qualunque condizione di insalata di riso se ne fa una caterva. La cosa, all’inizio, dà soddisfazione. Torni a casa affamato, stanco, non hai la minima voglia di alzare un dito, stai già per cercare il numero di un portatore di pizza, quando… “Ehi, ma ho l’insalata di riso”. Cibo che, come molti altri, “è sempre più buono il giorno dopo”. Il punto è che di insalata di riso se ne fa tantissima, quindi il giorno dopo è niente rispetto a quello dopo, e dopo, e dopo ancora. Se la gastronomia fosse una scienza esatta, la bontà dell’insalata di riso tenderebbe a più infinito. E invece no. Ma prima che si irrancidisca, l’insalata di riso ha modo di imporre la sua presenza.
Nel frigo l’insalata di riso spadroneggia: ne avete fatta tanta, quindi dev’essere messa in una ciotola o recipiente piuttosto grande. Si impone già alla vista. Ma, soprattutto, non finisce mai. Di qui i dubbi: si riproduce da sola? E, soprattutto, c’erano delle birre, in frigo, chi se le è bevute?
La tremenda verità giunge quando, al sesto giorno, vi sentite costretti a mangiare l’insalata di riso sperando che sia – illusi – l’ultima volta. Oltre il cellophane, invece, ne scorgete una quantità  ancora enorme, e quando sollevate la pellicola, sentite distintamente la nausea che vi assale… e un rutto.
E non siete stati voi a farlo. 

"Ricordati che devi morire" (cit.)

Per motivi che non vi sto a spiegare, capito sul blog “Canta la vita”. Scorro un po’ con il mouse e capito su questo post. Vi prego, cliccate sulla slide. Sì, dove c’è scritto “E per riflettere puoi scaricare: sarai crocifisso”.
Come sbarazzino contrasto, ecco un link a un video dei Deicide. Alla fine sono più allegri loro. Poi uno dice che sceglie il lato oscuro della Forza…

Caput minchiae

Ancora una volta mi arrivano le strisce del prode Stefano Disegni, che a differenza di molti non lascia passare sotto silenzio l’ennesima prova della fallibilità del Papa che, con una bella uscita… Ma ecco cosa dice Stefano nella sua mail.

Benedetto Benedetto! Finché c’è lui c’è da lavorare! L’AIDS si batte con la preghiera, i preservativi peggiorano il problema! Fantastico! Mai nessuno era riuscito a coalizzare il mondo contro la Chiesa. Record omologato. Inevitabile disegnarci su.


Come al solito, cliccate sulle immagini per non peggiorare ulteriormente la vostra vista, già messa a dura prova dalla vostra dipendenza da Internet. Per non parlare della masturbazione. Peccatori.
Di |2009-03-23T21:04:00+01:0023 Marzo 2009|Categorie: I Am The Walrus, Lady Madonna|Tag: , , , , |2 Commenti

Über alles

Fate voi. Guardate prima il video o leggete queste poche righe.
Ma vi dico soltanto che questo post aveva come titolo alternativo “Santi subito”.
Un video che fa capire tante cose, tipo:
1. la profonda crisi vissuta dalla RFT negli anni ’70 (terrorismo, trionfo del kitsch, eccetera);
2. cosa vuol dire davvero “multiculturalismo” (il meglio di Germania, Russia, Spagna – almeno – in un video di tre minuti);
3. “Tanz Samba mit Mir” non è un caso isolato, ma solo la punta dell’iceberg.
[youtube=http://youtu.be/KZg8WR-uyag]

Esternazioni

Stefano Disegni continua a mandare strip alle mail nella sua rubrica, tra le quali c’è anche la mia. Come non condividere anche questa, dopo lealtretre?

Dopo “Obama abbronzato” e l’allegro “cucù” alla Merkel, ora le scuole che “crollano per fatalità”. Toh, che strano, è crollato un soffitto sotto i limiti della sicurezza, quando si dice il caso. Quest’uomo ormai apre bocca e gli dà fiato. E una moltitudine di servitori stipendiati accorre a giustificare. Non so voi, ma io non ce la faccio più, e mi sfogo così.
Stefano Disegni

Non ce la faccio più neanche io, caro Stefano. E non sono manco capace di disegnare.
(Al solito, cliccate sulle vignette per vederle magnificate.)

Di |2008-11-24T20:34:00+01:0024 Novembre 2008|Categorie: I Am The Walrus, Taxman|Tag: , , , |3 Commenti

Per fortuna che c'è Stefano Disegni…

… che mi manda sagaci storie a fumetti via mail, se no questo blog sarebbe davvero fermo. Sono giorni difficili: sono arrivato a tre lavori e mezzo, e capite che però le giornate sono rimaste di 24 ore e le settimane hanno tuttora sette giorni.

Comunque: dopo Berlusconi e Benigni, questa volta…

Oggi è il 4 novembre, la Vittoria. Dice che bisogna festeggiare. Ho qualche perplessità. Ve la esprimo qui.
Stefano Disegni

Buona lettura.

(Cliccate sulle immagini se volete leggere la storia: oppure spaccatevi pure le cornee, pazzi.)

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