The Arcore's Nights
Eccezionale (grazie a Lu!).
[youtube=http://youtu.be/SEk_aPqTK9M]
Eccezionale (grazie a Lu!).
[youtube=http://youtu.be/SEk_aPqTK9M]
Perché già così Repubblica.it, talvolta, si ripete.
Clicca sull’immagine e capisc’ammè.
(da Repubblica.it)
Alla mail del blog mi è arrivata una lettera che dice:
Cari Colleghi e Bloggers,
sperando di fare cosa gradita, invio in calce le informazioni relative al Corso on-line “Come trovare o cambiare lavoro”, attivato dall’Accademia del Tempovissuto. Se avete bisogno di altre informazioni o per proporre collaborazioni, non esitate a contattarci.
Con viva preghiera di diffusione.
Un cordiale saluto
Ufficio Stampa Accademia del Tempovissuto
La cosa mi affascina da subito. In allegato alla mail ci sono le immagini che pubblicate qua e il programma del corso citato, che scopro è a cura del professor Giacomo Papasidero. Oltre ai punti didattici fondamentali, che sono quelli dell’immagine, c’è una bibliografia di cinque volumi tutti sulla linea del “Conosci te stesso” e “Sii più figo in dieci minuti”. Oh, il self-help magari funziona.
La valutazione del corso è “la riuscita o meno degli allievi nella ricerca di un lavoro: ottenere più colloqui sarà un parametro utile per monitore l’intero processo, fermo restando che l’ambizione finale del corso è di consentire agli allievi di trovare un’occupazione.” Oh, magari Lapalisse è un genio incompreso.
Il costo del corso è 200 euro esente IVA. Oh, hanno sicuramente bisogno di soldi.
Sempre più curioso vado al sito dell’Accademia del Tempovissuto. Le sezioni sono quelle di un sito accademico vero e proprio. Dalla home page. Eh già, perché entrando nelle singole pagine si ha un’idea più precisa di cosa sia l’Accademia: anzi, partendo proprio dalla pagina dell’Accademia si scopre che questo ente on-line ha come scopo un fine culturale Alto (la maiuscola è loro) che consiste nella trasmissione di sapere.
Ah, ecco.
Il metodo, invece è… una serie di lezioni, con dispense, appunti, aree riservate agli studenti. Sì, ma che corsi posso frequentare?
Uno: “Come trovare o cambiare lavoro”, tenuto dal docente già citato. Ma i docenti quanti sono?
Due: Giacomo Papasidero. E Marco Papasidero. Curioso caso di omonimia.
Alla sezione Bandi e concorsi si vede che le selezioni per i nuovi docenti sono terminate. Selezione dura: non hanno preso nessuno, come si evince dalla pagina dei docenti.
Alla sezione Contatti ci sono mail, nome Skype, cellulare e l’organigramma. Se vi dico che il responsabile è Giacomo Papasidero scommetto che indovinerete il nome del Responsabile didattico e amministratore.
Torno alla mail. In fondo a tutto, oltre a un link per iscriversi, c’è anche un collegamento indicato come “Non sei ancora convinto?”. Ci ho cliccato sopra, sperando di andare a un sito neoevangelico o alla pagina iniziale di Google. E invece no, c’è un modulo da compilare.
In conclusione: forse non troverete lavoro, ma ora sapete che fare dei dati del vostro peggior nemico.
(Se riuscite a sincronizzare i due video e a vederli contemporanamente è ancora più esilarante che vederli uno dopo l’altro.)
[youtube=http://youtu.be/rN5V-6yCbpg]
[youtube=http://youtu.be/0bt9xBuGWgw]
Grazie a B. Che sta per Blues, ovvio.
Quando c’è una previsione d’entrata in un tempo t una somma X, considerata extra e capitalizzabile, si verificherà l’imprevisto Y la cui risoluzione costerà Z, uguale o maggiore di X, da pagarsi in un tempo t-1.
Probabilmente la notizia che Brad Pitt si stia impegnando per interpretare John Lennon in un film biografico concentrato sugli ultimi anni di vita del nostro è una palla. Qua, più che altro, lo si spera ardentemente. Ciononostante, questa voce mi ha fatto immaginare come potesse essere nata la malsana idea nella mente di Pitt e del suo entourage. Potrebbe essere successa una cosa così.
Casa Pitt-Jolie, interno giorno. Brad fa esercizi di concentrazione, fissando il muro con aria spenta, Angelina è al computer, naviga su internet. Ogni tanto dei bambini scorrazzano attraverso la stanza, inseguiti da tate sempre diverse. Dalla radio proviene “Imagine”.
BRAD. Ma che è? Oggi solo canzoni dei Beatles alla radio?
ANGELINA. Non è una canzone dei Beatles, è di John Lennon, amore.
B. Vabbè, solo canzoni dei Lennon alla radio?
A. È per ricordare la sua scomparsa. E’ morto l’otto dicembre.
B (agitato). Cosa? Mi vuoi dire che John Lennon è morto?
A. Trent’anni fa, tesoro.
B. E io dov’ero?
A. A fare marchette a West Hollywood, va’ a sapere…
B. E Yoko Ono è viva?
A. Sì, lei è viva. Per tua informazione sono vivi anche Ringo Starr e Paul McCartney. Anche se su quest’ultimo… George Harrison, invece…
B. Chi?
A. Lascia perdere…
Un bambino corre brandendo una mazza da baseball; una ragazza di una ventina di anni lo tallona. Brad tenta di redarguirlo.
B. Ehi, ehi! Tu, come ti chiami, ehi!
A. Brad, è sangue del tuo sangue!
B. La ragazza? Ma dai? Oh-oh.
A. No, quello piccolo con la mazza da baseball in mano. Cioè, l’hai adottato.
B. L’ho adottato per conto mio o da te?
A. Poi controllo i documenti. Comunque è figlio nostro. O almeno credo.
B. Lennon ha dei figli? Chissà quanto gli manca il loro papà.
A. Aspetta un attimo… (Controlla su internet) Sì, due. Sono musicisti anche loro!
B. Anche i nostri figli faranno gli attori, allora.
A. Se prendono da me, sì. Sono figlia d’arte. A proposito, è un po’ che non sento papà.
B. Billy Bob?
A. Spiritoso.
B. Senti, ma com’è morto John Lennon?
A. Mi sa di overdose. No, no, quello era Jimi, o Jim, o Janis, o Knox.
B. Ma Knox non è uno dei due gemelli?
A. Hai ragione.
B. Oddio, Knox è morto di overdose? Ma quello non era Phoenix?
A. Lascia perdere, gli hanno sparato. Vicino a Central Park.
Due bambini irrompono nella sala, smontando un cellulare e sparpagliandone i pezzi in giro.
B. Bambini, giocate pure, ma… (si porta gli indici alle tempie e assume un’aria intensa) Memorizzate. Memorizzate dove spargete i pezzi. È questo il segreto di ogni grande attore. La memoria. Dicevamo?
A. Che gli hanno sparato a Central Park.
B. A chi? Quando?
A. Amore: a John Lennon, l’8 dicembre del 1980.
B. Sparato a Central Park. Che bella morte. Dolcezza, mi hanno mai sparato a Central Park in uno dei miei film?
A. Controllo sull’Internet Movie Database… Pitt più park più sparato… No. Nessun risultato.
B. Potrei farlo…
A. Amore, ne hanno fatti già un paio di film sui Beatles.
B. E chi ha parlato di un film sui Beatles? Sai che palle: dovrei trovare altri tre attori, sarebbero in scena quanto me: no. Voglio fare un film sugli ultimi momenti di John Lennon. Voglio essere sparato a Central Park.
A. Gli ultimi anni, intendi?
B. Qualsiasi cosa, basta che non ci siano gli altri tre in mezzo ai piedi. C’erano?
A. No, direi di no. Ma John non era da solo, c’era Yoko.
B. Lo so…
Brad si alza in piedi e si avvicina ad Angelina sorridendole. La bacia.
A. Amore, vuoi dire che… Oh, ma… Devo prendere lezioni di giapponese subito… Ma mi accetteranno come Yoko? E accetteranno mai te come John?
B. Studierò canto, tu studierai giapponese e… Cos’è che fa Yoko Ono?
A. È un’artista.
B. Allora studierai giapponese e artismo, e poi, senti: ho una canzone pronta. “All we are saying is give Brad a chance”. Non è un bellissimo titolo?
A (addolcita, quasi languida). Ti amo…
B. Ti amo anche io, baby.
A. Facciamo un altro bambino…
B. Sono stanco, adottiamolo…
Compaiono due bambini nella stanza.
Bambino. Mamma, papà: Mark può rimanere a giocare qua oggi pomeriggio?
Angelina e Brad, insieme. Ma certo. Può rimanere… quanto vuole.
Fine
Ecco la seconda metà del Calendario della Polizia di Stato 2011 (qui trovate i mesi da gennaio a giugno).
Luglio. Vado dove c’è bisogno
La Polizia, come il clero e altre congregazioni di potere, ha una crisi delle vocazioni. Il mese di luglio è quindi dedicato ai giovini che, dopo la scuola, decidono di scegliere la legalità e dire no al crimine (cfr. il mese di gennaio), ed entrare in Polizia. La foto grande dimostra la crisi dell’istituzione: appena hanno saputo che c’era uno che voleva arruolarsi, sono andati in tre ad accoglierlo sulla porta. Nella foto in basso a sinistra il neopoliziotto viene messo a un computer che probabilmente risale ai primi anni ’90 (ma la semplicità di Tetris chi la batte?). Nella terza foto, invece, il giovane pensa che, male che vada, s’è fatto un vestito nuovo.
Agosto. Fatti una dose di speranza
Per parlare di droga, il calendario usa delle immagini inedite: un giovane accasciato su un muro pieno di degrado sotto forma di graffiti e, soprattutto, un messaggio che riprende il linguaggio delle persone a cui dovrebbe essere indirizzato. Scartate le soluzioni: “Il formaggio non è buono con le pere” e “L’aratro traccia il solco, la spada lo difende”.
Settembre. A scuola imparo le regole, con lui imparo la vita
Il padre del mese di febbraio è invecchiato: o forse si tratta di un’altra famiglia. In ogni caso la pagina dedicata a settembre ci mostra nella foto grande un poliziotto alle soglie della pensione (o forse l’ex-tutore ci è già andato, ma gli piace indossare la divisa che, con un’allargatina qua e una là, gli calza ancora) che va a prendere il nipotino a scuola. “Allora, che hai imparato, oggi?”, sembra chiedere il nonno, sperando che il bullismo subito dal nipote gli consenta di alzare le mani su qualcuno. Non poteva mancare il disegno in cui il poliziotto, però, ha un’inquietante contorno rosso (sarà forse sieropositivo?) e la cameretta del bambino, dove presumibilmente il nonno tiene numerose e pallosissime lezioni di vita.
Ottobre. Non subire in silenzio
“Donna, urla!”, sembra quindi dire il mese di ottobre: il cattivissimo di gennaio e marzo colpisce ancora. Per la precisione colpisce la donna che sta con lui, mentre i due sono in posti diversi di un parco (foto grande e foto in basso a sinistra). Al secondo schiaffone interviene la legalità, sotto forma di settimo cavalleggeri. Era ora. “Se urlavi, arrivavamo prima”.
Novembre. Un break in amicizia
I poliziotti fanno paura anche agli innocenti: oh, comunque sono persone armate. E invece no: il mese di novembre dice che, per esempio, con un poliziotto potete anche prendere il caffè (foto in basso a destra) e sollevargli il cappello, come fa la moretta sbarazzina nella foto grande. Finiti gli scherzi e bevuta ‘a tazzuliella, il poliziotto, però, rimane solo a pensare al bancone, come si vede dalla malinconica foto in basso a destra. Una desolazione da film di Tsai Ming-liang.
Dicembre. Insieme è meglio
Per una forma di correttezza politica, e per controbilanciare la forte presenza maschile del calendario, il mese di dicembre ci mostra due donne. Una è una donna normale che ascolta l’iPod, l’altra è una donna poliziotto che al massimo ascolta il walkie-talkie di servizio. Ma, miracolo! La poliziotta diventa più normale ascoltando l’iPod e la ragazza fa la civetta giocando a vedo-non vedo con una sensualissima paletta del Ministero dell’Interno. Rimane il mistero del messaggio: che vuol dire “Insieme è meglio”? È come “L’unione fa la forza”? In realtà sono due poliziotte, una in borghese e l’altra no, e il mese di dicembre svela in realtà la tattica di una squadra vincente? Non lo sapremo mai, a meno che la soluzione non ci aspetti nel calendario 2012.
continua
[youtube=http://youtu.be/pDrFgLY7j_0]
Dan Peterson spacca. In quattro.