Please Mr Postman

Parliamo un po' su di noi

A volte, miei piccoli lettori, lo spam è fantastico. Siamo a dei livelli sempre più raffinati di comunicazione, roba che “Enlarge your penis” sembra preistoria. Guardate qua che mail ha invaso quasi tutti gli indirizzi della radio (e non solo) nei giorni scorsi.

La mail, che arriva da tale Zemfira (mi ha anche allegato una foto, qua a destra), ha come oggetto: “Ma ora voglio solo parlare un po’ su te stesso”.
L’apostrofo, capite? Questa non è cosa da poco. Ecco il testo.

Ciao! Mi fa molto piacere che ti ho trovato. Sarebbe molto bello se ci conosciamo meglio. Voglio dirvi molto su me stesso.
Uhm, ok. Dimmi.

Ma ora voglio solo parlare un po ‘su te stesso!
Allora, mi chiamo Francesco e…
Il mio nome Zemfira io vivo nel paese di Azerbaigian. La mia citta si chiama Askeran. Non e grande, ci sono circa 2000 abitanti.
E vabbè, parlami di te, allora. Sei precisa. Città, stato, abitanti…
Ma in questa citta di quasi tutti si conoscono e sono amici. Nella nostra citta le persone non chiudono la porta, perche ci fidiamo a vicenda.
Ah, capito, come quello che Michael Moore dice del Canada in Bowling for Columbine. Be’, bello, no?
In Azerbaigian, se una persona parla inganno, o tenta di rubare qualcosa che che puo essere molto severamente puniti severamente, o addirittura espulsi dalla citta. Qui abbiamo un Askeran tutti molto rigorosa e non si puo parlare si trova tra di loro o chiunque altro.
Ah vedi! E per forza che la gente si fida: non ci si parla, pena l’espulsione… Ma cos’è Askeran? Una città stato? Un Comune medievale? Vige il regime di Savonarola? E il nome della città sta anche per il regolamento che la ordina? Mi inizio a spaventare, Zemfira…
Quindi abbiamo un sacco di tradizioni diverse, io ti scrivo su di loro in seguito alla lettere.
Mi immagino: impalamenti, sacrifizi di vergini, tiro al villico… Aspetterò il seguito delle lettere (?).
Ti ho scritto per cercare di trovare in voi il mio secondo semestre.
E qui andiamo nell’esoterico. O nell’eccessivamente simbolico. Mi preferisci da giugno a dicembre? E’ un annuncio ufficiale, con l’estate vieni a trovarmi? O vuoi trovare in me il tuo completamento? Tu sei il primo semestre, io sarò il secondo…
Saro molto felice se si scrive e dimmi di piu su di te.
Va bene, anche io vivo in una città, commissariata… No, non vieni espulso se parli con un altro, ma se bevi in giro sì…
Quindi vi invito a non tentare di scrivere parole oscene. Sto solo non ti scrivera una merda e non cercare di insultare voi nelle sue lettere. Se non si desidera rispondere a me questa lettera, per favore non contattarmi cattiveria meglio non semplicemente rispondere a questa lettera.
No, vabbè, ma figurati. Nessun insulto. E cercherò di non scrivere una merda. Ops. Parola oscena, scusa.
Sono anche molto per favore non mi chiedete per aver insultato me le foto. Io non ti daro foto del genere. Perche io sono una ragazza onesta.
Nessuno lo metteva in dubbio. Anche lo sguardo è onesto, davvero. Nessun insulto. Ma che foto vorresti darmi, oltre a quella che mi hai mandato?
Vi scrivo questa lettera perche sono molto seriamente a cominciare il vostro rapporto. Spero che questa lettera sara un inizio meraviglioso per la nostra corrispondenza.
Benissimo… Cioè, come inizio mi sembra un po’ sulla difensiva, ma ti scrivo. Mi piaci, Zemfira.
Attendo con impazienza la vostra risposta. Tutti i migliori al tuo amico Zemfira
Ma come al mio amico? Manco ci conosciamo che già… Ma tanto sono sicuro: hai scritto anche a lui.

Di |2010-04-14T08:19:00+02:0014 Aprile 2010|Categorie: I Am The Walrus, Please Mr Postman|Tag: , , , , |2 Commenti

"Di terra bella e uguale non ce n'è"

Mi è arrivata oggi una nuova mail da Avaaz, una campagna di controinformazione no-profit globale, che mi ha incuriosito più delle altre, perché intitolata “Send Tremonti an urgent message”. La questione è che il nostro Paese smetterà, tra poco, di inviare aiuti umanitari in Mozambico, dove ha fatto molto finora per diminuire il tasso di mortalità da parto per le donne di quella nazione. Innanzitutto vi invito a saperne di più sulla campagna e a firmare l’appello a Tremonti qua.
Ma, a parte questo, è stato l’inizio della mail a farmi tremare i polsi. Eccolo.

Dear friends in Italy, It’s great to have so much to be proud of in Italy – the finest food, great football teams, and a world-class reputation as romantics.

Per quanto ci possa essere di stereotipico e (quindi) facilmente esportabile nel nostro Paese, questo piccolo incipit si aggiunge a De Benedetti che parla di “Italia fuori dagli schermi dei radar” (utilizzando una metafora terribile, ma efficace: della serie che non siamo manco più un bersaglio, proprio non esistiamo), e della Confindustria che usa apertamente, finalmente, la parola recessione (nonostante Berlusconi continui a dire che l’economia del Paese sia solida, portando come esempio il Milan – e perché no, che ne so, il fatto che comunque la Torre di Pisa è ancora là in piedi?).

Avete notato che, nell’inizio della mail, non si parla manco più della moda e del Made in Italy? Magnare, giuoco del pallone, ammore. Stop. Un paese da operetta. E quindi, ladies and gentleman, Mino Reitano. E nulla più.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=XoezPO48NHk&hl=it&fs=1]

Nuove frontiere delle traduzioni automatiche

Io, di spam, ne so troppo poco. Devo saperne di più, assolutamente. Ultimamente, in una delle mail del lavoro pomeridiano, arrivano nuovi messaggi promozionali, che fanno mangiare la polvere agli ormai vetusti “Enlarge your penis”. Anche i maghi dello spam, infatti, hanno capito che la vera arma di affabulazione è la narrazione. Quello che segue è il testo di due mail tra le tante.

Ordinate ora e provate il miracolo blu. L’opinione del nostro cliente:

2 mesi fa la mia amica con me hanno deciso di far l’amore per la prima volta. Quando il momento E venuto, e volevo penetrarla, ma restavo completamente debole. Abbiamo provato ancora una volta cio 3 settimane dopo, ma non avevo ancora forze. Il mio zio mi ha raccomandato il Viiaaaaagra…. Noi abbiamo tentato la settimana passata ancora una volta con la mia amica, ed era la notte piu notevole nella mia vita. Prendo il Viiaaaaagra… una volta alla settimana, e tutto va perfettamente bene. La mia amica non ha piu nessun dubbio sulla mia qualita sessuale.

Notate l’approccio diaristico e informale: il protagonista vuole fare l’amore con la sua amica. E poi lo scarto crudo: vuole penetrarla. Di seguito, l’entrata del deuteragonista, o, secondo Propp, l’aiutante. Una figura archetipica e universale: lo zio-che-consiglia. E poi l’uso quasi onomatopeico della parola “Viagra”, urlata quasi a mimare la gioia. E la felice risoluzione. Ma vediamo un altro esempio.

L’opinione del nostro cliente:

Utilizzavo recentemente il Viiaaaaagra… e devo dire: ho gradito il Viiaaaaagra…. E un mezzo che fa rivivere. L’eta non fa niente. Sono ancora giovane infatti, ma “la forza del Viiaaaaagra…” non puo essere sostituita soltanto da una giovane forza. Era qualcosa come un martello Ho stupefatto. Ho deciso di prendere cio regolarmente. – 21 anno.

Vivete soltanto una volta – perche non provare qualcosa nuovamente?

Qui l’approccio è epico-mitologico. Rimane la mìmesi del nome del prodotto, ma vi è una sorta di seconda rinascita, con una metafora (pisello/martello), che rimanda da un lato alla quotidianità, dall’altro a Thor. Il protagonista ventunenne ha un afflato superomistico: l’età non conta nulla, conta la potenza. Al controllo, beh, ci pensiamo un’altra volta.

Ciò che pratica Lorenzo P. (5 lingue parlate e scritte – esperto informatica – web marketing/web promotion)

curriculumCaro Lorenzo P.,

ignoro perché tu mi abbia mandato un curriculum. Io, sai, faccio parte di quelli che i cv li mandano, e sperano che qualcuno li legga. Probabilmente hai trovato il mio indirizzo insieme ad altri, o hai usato uno di quei programmini che creano le liste a cui mandare spam, non lo so. Spero per te che tu non sia messo così male da avermi mandato consciamente il tuo curriculum, ma credo sia un’ipotesi improbabile. Comunque, proprio perché spero che qualcuno legga le cose che mando in giro, ho letto quello che hai fatto, e sono rimasto sinceramente impressionato. Hai un paio di anni più di me e hai fatto e studiato una quantità di cose che io forse riuscirei a fare in due vite. Mentre lo leggevo pensavo che avrei potuto inoltrarlo a qualcuno, per darti una mano. Siamo tutti nella stessa barca, in fondo.

Poi, arrivato alla fine, ho letto i tuoi interessi, una parte del curriculum che io stesso valuto poco, sbagliando. E ho visto che, cito, pratichi musica, chitarra, canto, vela, letteratura, scrittura, poesia, volontariato internazionale, moto, tennis, pallavolo, trekking, enologia e gastronomia internazionale.

Potevi dirlo subito che volevi lavorare alla redazione di “Gusto” del TG5.

"Fra le stelle peta e vaaaaa…"

Oggi ad un project manager di mia conoscenza (oh, è il suo titolo e ci tiene: ma del resto gli piace usare esotismi come step, focal point, balengo, cerea, boia faust e via dicendo) è arrivato un sms dalla sua compagnia telefonica che recitava:

Vuoi scaricare la suoneria con la sigla di Goldrake ruttata?

Allora mi ha mostrato il messaggio, perché non ci credeva. Io l’ho letto e gli ho domandato cosa aspettasse a scaricarla, ma vedendolo interdetto, ho capito che non avrebbe avuto senso, visto che il suo cellulare non è polifonico, e non avrebbe riprodotto al meglio le conseguenze aerofagiche del creativo in questione.

Attendo con ansia che gli arrivi, su un nuovo telefonino, la proposta di scaricare la suoneria di Jeeg robot d’acciaio fatta con le scoregge.

Ok, il prezzo è giusto

Mi arriva via mail una strana lettera: sembra spam, ma visto che non mi parla di peni e sedicenni vogliose, la apro. Il mittente è una società di consulenza. Le prime righe della mail riassumono il contenuto della newsletter allegata, e sono quasi da proclama: “Difesa preventiva dalla contraffazione cinese”, “Le ragioni dell’Asia e tredici ragioni perché NON investire in Cina” (sic).
Apro il pdf della newsletter, incuriosito.
Si parla, effettivamente, di alcune leggi economiche che sono vigenti in Cina che, si dice, possono danneggiare i nostri imprenditori che vogliano fare affari in quel paese. Ma si tratta di una materia che non conosco, quindi vado avanti fino alle “tredici ragioni”. Si dice che la Cina non è ricca come si crede, e per dimostrarlo, sentite qua:

È altrettanto falso il mito dei venti milioni di cinesi milionari. Dal world wealth report (…) risulta che tutta la Cina conta appena 236.000 milionari in dollari. Se poi andiamo ad analizzare chi sono le persone più facoltose in Cina, troviamo in cima alla classifica (…) soprattutto allevatori di maiali e aziende alimentari. Mancano infatti grandi industrie, blue chips, assicurazioni o banche, che nel nostro sistema economico sono il fondamento dell’economia.

Ma questo è un problema minore. La cosa fondamentale è che i cinesi sono un pericolo per come sono fatti.

La cultura pragmatica cinese si basa sull’inganno come mezzo per ottenere i propri fini, e chiunque tratti con i cinesi credendo e agendo secondo i valori dell’onestà, dell’integrità e della giustizia e un aproccio (sic) da win-win strategy non potrà mai uscire vincitore.

Un miliardo e passa di mariuoli. Mica roba da ridere. Ma anche questo è un problema minore: figuriamoci se, nel mondo dell’imprenditoria, uno non si aspetta rubacchiamenti.
Il problema sono i soldi. Ecco il punto: investire in Cina, ormai, costa troppo: un operaio non specializzato di Shanghai costa all’imprenditore straniero ben 268 euro al mese; un ingegnere ben 391, un quadro addirittura 397 euro al mese. Follie. Anche gli immobili non sono messi bene: pensate che un ufficio a Shanghai costa 26 euro al metro quadro al mese. Cioè, diciamo, un ufficio di duecento metri quadri, un’enormità, costa 520 euro al mese.

Che fare, allora, come direbbe qualcuno?

Facile: basta investire in altri paesi, dove, guarda caso, la Dunia ha i suoi uffici. Ma non per questo motivo, ma perché conviene.
A Jakarta, in Indonesia, la manodopera non specializzata, ci informa la solerte newsletter, costa 50 euro al mese. Un ingegnere 167, un quadro, mortacci sua, vuole addirittura 565 euro al mese. E un ufficio, come quello di Shanghai, costa 340 euro al mese.
Ma, signori miei, se volete spendere un po’ di più, ecco a voi la Thailandia: a Bangkok la manodopera non specializzata costa 161 euro al mese, l’ingegnere ne pretende 408, il quadro (esoso!) 664. Ma gli uffici, e qui sta il vantaggio, costano solo 12 euro per metro quadro al mese.

Trovate tutto qua: poi ne parliamo.

Di |2005-10-05T19:39:00+02:005 Ottobre 2005|Categorie: Please Mr Postman, Taxman|Tag: , , , , , |6 Commenti

La posta di A Day in the Life

Mi scrive M., che mi dice:

In una settimana ho visto dirigenti di una multinazionale fare il trenino su una canzone dei Lùnapop, ho cenato con una ex-letterina e un comico televisivo, ho mangiato pasticcini con un’ex-presentatrice di Fuego e con un veejay, sono con un’amica alla festa della Redbull; di notte leggo Bergson per salvarmi l’anima e sta arrivando Natale. Mi sparo o stermino il mio prossimo?

Caro M., la soluzione al tuo quesito non è semplice. Hai due strade. La prima è attualizzare tutto ciò che vedi facendolo, oppure fare un passo avanti nelle frequentazioni. Mi spiego. Inizia a cenare con le letterine e le presentatrici, e sii tu ad aprire il trenino, ma non su una canzone dei Lùnapop (chi li ascolta, ormai?), bensì su qualcosa di più attuale. Non ti limitare a mangiare pasticcini con un veejay, fatti ospitare a Total Request Live, e pretendi i pasticcini in camerino. Non andare ad una festa: sii tu ad organizzare un Bacardi Breezer Party (e, in tal caso, chiamami). In questo caso, però, dovrai lasciar perdere Bergson, e lui potrebbe averne a male.
Hai però un’altra strada: continua a studiare Bergson, sfoderalo nei momenti più impensabili e sorprendi i tuoi commensali, spiegandogli magari anche le sue influenze sulla teoria del cinema di Deleuze. Per fare questo basta introdurlo come un precursore degli Air o dei Noir Desir. Li lascerai a bocca aperta, e potrai così sfilare loro il portafogli, magari aiutato dalla confusione del trenino. Se la tua opera di persuasione funziona, potrai anche far sì che, per esempio, una letterina si iscriva a filosofia, o che un veejay si trovi ad aprire una puntata di MTV on the beach, parlando del senso del tempo.

Scherzavo: sterminali tutti. Ma ricorda che l’unica cosa veramente inevitabile dell’elenco che mi hai scritto è l’approssimarsi del Natale.

Enlarge your cigarette, ovvero: come usare lo spam per vivere meglio

Non capisco tutto questo accanimento nei confronti della posta spazzatura. Io, povero me, di solito la cancellavo senza leggerla, stufo di avere complessi riguardo alla grandezza del mio pene. Ma l’altro giorno sono andato dal medico e, mentre aspettavo il mio turno, stanco di sfogliare numeri di “Gente” e “L’espresso” della fine degli anni novanta, ho letto un opuscolo della Bayer sulle disfunzioni erettili. Questi porci della Bayer: quasi tutti i medici dicono che i problemi di erezione derivano soprattutto da cause psicologiche, loro invece dicono che la principale causa è di origini fisiologiche. E per forza: fino a che non ci sarà lo psicoterapeuta solubile… Comunque: faccio il test finale e scopro di non essere impotente per pochissimo, uno o due punti. Non per giustificarmi, se lo dice la Bayer sono semi-impotente, ma devo parlarvi brevemente del test. Sei domande con cinque possibili risposte per ciascuna. Ogni risposta aveva un punteggio da uno a cinque, e per non essere considerati impotenti, bisogna fare almeno 25. Basta non avere avuto una serie ininterrotta di prestazioni da urlo (vedi sotto) perché quelli della Bayer ti dicano che insomma, proprio uomo uomo uomo non sei. ‘Sti criminali della psiche.

Torno a casa e, un po’ preoccupato, inizio a guardare lo spam che mi arriva giornalmente, vedendo cosa posso fare per il mio ormai evidente problema. La prima mail che mi arriva recita testualmente: “Francesco, start smoking today!”. “Già lo faccio”, dico io accendendomi una sigaretta e non pensando ai problemi di erezione che il fumo può dare.
Altra mail:“Make her scream tonight”. Un vademecum per serial killer? Ma no, soltanto creme e pillole per farle avere orgasmi di continuo per tutto il fine settimana. Vi rendete conto? Roba da infarto. Appunto. Penso che quelli della Bayer hanno lanciato con successo la cardioaspirina e passo ad un’altra mail, senza creare teorie del complotto e dietrologie varie.
Di nuovo mi vengono offerte delle sigarette, ma stavolta le immagini che sono presenti nella mail sono inquietanti. Una donna che ride contenta, non dissimile alla donnina che rideva contenta dopo che il suo uomo aveva preso la pillola dell’amore. Anche se penso che il suo viso tirato, dati gli orgasmi continui, potesse anche essere un sintomo evidente di principio di ictus.

E poi la beffa: ma come, io vado dal medico per la mia allergia, e mi arriva subito dopo una mail con su scritto “Tutto per le tue allergie”, corredata dell’immagine qui a fianco. E io che ho sempre preso dei banali antistaminici. Volete mettere prendere un Xanax e, oltre ai suoi piacevoli effetti, non avere problemi di riniti e congiuntiviti stagionali? O magari posso prendere un bel SuperViagra. In questo modo il mio fine settimana di sesso ipotetico sarà meraviglioso: non dovrò neanche interrompermi per starnutire. Solo orgasmi. E basta. Manco un po’ di televisione e due coccole. Niente. Non si mangia neanche. Solo una sigaretta, tra un amplesso e l’altro, come da copione.
“Eh già”, dice lei. “E il mio cane? Chi lo nutre mentre mi fai avere orgasmi illimitati?”
Ci pensa lo spam.

Mi arriva un ultima mail: è una richiesta disperata, che non traduco per motivi di pudore. “i have this pain at the bottom of my stomach that I usuall get when I go more than a couple of weeks without a being fucked by a big dick”. Povera fanciulla, penso io. Il mal di stomaco è un male comune, diffuso e spesso incurabile, quello sì di origine nervosa. Per fortuna che c’è lo spam che pensa ai bisogni veri della gente. Altro che Bayer.

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