Felicità
A quanto pare, Romina Power si faceva le canne, e se ne faceva pure parecchie.
Ora si spiega l’espressione perennemente assente in video e foto della cantante, nonché la disperata richiesta di Albano espressa in alcune canzoni.
A quanto pare, Romina Power si faceva le canne, e se ne faceva pure parecchie.
Ora si spiega l’espressione perennemente assente in video e foto della cantante, nonché la disperata richiesta di Albano espressa in alcune canzoni.
Come andò veramente l’incontro tra i Beatles e Bob Dylan.
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3. Vitto e alloggio
E qua si apre un capitolo potenzialmente infinito. Nel senso che il vitto, ma soprattutto l’alloggio, sono uno dei problemi che ci si trova ad affrontare da subito. E’ più facile trovare un loft in equo canone a Manhattan che un posto in tripla a Bologna, si dice. Ed è vero. Il consiglio è di guardare gli annunci attaccati sui muri della zona universitaria, anzi, di guardarli mentre vengono appesi. Infatti resistono sui muri più o meno trenta secondi. E nessuno prende un bigliettino con un numero di telefono. Annientare la concorrenza è fondamentale, nella lotta spietata per l’alloggio, quindi è bene memorizzare il numero di telefono e ingoiare per intero il foglio di carta su cui è scritto.
4. Droghe (bici)
Di solito nelle città la disponibilità di droghe è direttamente proporzionale al numero di giovani presenti. Fate conto che a Bologna ci sono 90000 studenti. Ho detto tutto.
Ai miei tempi, diciamo nel 1996, quando si usciva dalle lezioni, si veniva letteralmente invasi dagli spacciatori, che offrivano per lo più del fumo, di qualità media. Adesso come adesso la qualità della roba che si trova per strada è nettamente peggiorata: non compratela, tanto vale fumarvi la ruota di scorta della macchina, e il prezzo più o meno è quello. Se qualcuno vi offre dell’erba, non accettatela. O è talmente piena di ammoniaca che quando ve la fumate vedete la vecchietta dell’Ace che vi insegue, o è imparentata con la marijuana solo in quanto facente parte del regno vegetale. A questo proposito: fumare il prezzemolo o il the non fa alcun effetto. La malva sì, ma di questo, un’altra volta.
A Bologna è abbastanza tollerato che si fumi per strada. O meglio, se alle forze dell’ordine girano i coglioni, vi arrestano anche se rollate una legale sigaretta di tabacco, ma comunque, diciamo che vige abbastanza il fatto di chiudere un occhio. Detto questo, evitate di urlare “Avete un chilum?” per strada, e, soprattutto, non passatelo ai carabinieri. Per quanto per voi possa essere un gesto di fratellanza, loro non la vedono così, inspiegabilmente.
Un’altra cosa. Se qualcuno vi ferma per strada sussurrando “bici”, non vi sta offrendo una pastiglietta magica che vi farà correre come se foste Coppi. Vi sta proprio offrendo un velocipede. In tal caso, comportatevi come se foste a Marrakech: abbassate il prezzo. Tanto poi la stessa persona che vi ha venduto il mezzo, ve lo ruberà e lo rivenderà. A meno che non abbiate la faccia tosta di un conoscente che (giuro) è andato da uno e gli ha iniziato ad urlare in faccia che quella che stava vendendo era la sua bici, e non era assolutamente vero. Il malcapitato, dopo avere tentato una blanda opposizione, ha capitolato, e gli ha ceduto la bicicletta.
La bicicletta è fondamentale a Bologna: scorrazzare su due ruote è bello ed entusiasmante. Tutti vanno in bicicletta a Bologna. Fino a che non viene loro rubata. A me hanno rubato due biciclette, di cui l’ultima era bellissima, legata ad un palo con due lucchetti di sedici chili. Provate i lucchetti da venti.
Ma via Zamboni non è solo fumo e bici: può capitare che vi vengano proposti anche altri oggetti. Negli ultimi otto anni mi sono stati offerti: cellulari, una penna stilografica, un motorino, un casco, un cd portatile, e una chitarra classica. Con custodia. Perché loro alla soddisfazione del cliente ci tengono.
Nella prossima puntata: sesso e relazioni sociali.