sogno

La Cina è vicina (e gratta insieme a noi)

Qualche giorno fa ho sognato di essere a Pechino. Per strada una marea di gente stava intorno ai televisori esposti nei negozi di elettronica, accesi sui Giochi Olimpici. Un po’ alla volta tutti hanno iniziato a battere le mani a ritmo, come per sostenere gli atleti in gara, sempre più forte, sempre più forte.
Mi sono svegliato, ma il rumore è rimasto.
Erano i muratori che grattavano la facciata del palazzo.

Considerando che siamo vicino a Natale e non ho i soldi per fare i regali, che numeri mi gioco?

Give Me Peace, Love and a Hard Kiss

Ieri notte sono andato a letto con il pensiero di scrivere qualcosa sul nuovo DVD di Tori Amos, Welcome to Sunny Florida. Ma non l’avevo ancora visto. Mi devo essere addormentato con quest’idea, perché ho fatto un sogno bizzarro, per certi versi simile a questo. C’eravamo io, Tori e Björk. Quest’ultima mi stava evidentemente intortando, ma io volevo parlare con Tori, che guardava triste l’islandese. Perché ovviamente anche lei voleva parlare con me. Ad un certo punto mi sono girato verso Tori Amos e le ho detto: “Mi piaci, sai, ma in realtà ho una cassetta di Bjork nel 1992, mentre il tuo primo cd l’ho comprato nel 1996”. Tori a momenti si mette a piangere. A quel punto Björk mi dice: “Dai, dalle un bacio”, con fare provocatorio. Io le dico “Ma che dici, voglio solo parlare con lei, mi è passata la passione erotica nei suoi confronti. Quasi”. Mi avvicino a Tori Amos, con fare indifferente, e la bacio. Lei mi squadra e dice: “Ma tu non volevi solo parlare con me?” A quel punto mi sono svegliato, preso dai sensi di colpa.
Sto vedendo il DVD in questo momento, e devo dire che non è affatto male, certe versioni delle canzoni sono bellissime (su tutte “Crucify” e “Leather”, più un medley incredibile tra “Take to the Sky” e “Mohammed My Friend”). So già che “Professional Widow” è stata censurata, non so se con del silenzio o con un “bip”. Che tristezza.
Praticamente sono in partenza, per Messina. Si sposa un mio cugino. Perché si sposa? Perché in Chiesa? Voglio dire, mio cugino si fa le canne e bestemmia, potrebbe sembrare un comune cattolico. Ma non crede in Dio. E la sua ragazza anche. Sì, anche nel senso di spinelli, imprecazioni e ateismo. Comunque di certo non mi alzerò in piedi in chiesa quando il prete dirà “Se c’è qualcuno contrario a questo matrimonio, parli ora o taccia per sempre”. Anche perché credo che sia una formula che non si usi più nel rito cattolico. Magari potrei alzare la mano, ad un certo punto. “Scusi, ma lei non doveva dire…”
Tornerò ingrassato come un porco, già lo sento. E Tori non mi vorrà più, e mi toccherà sposare Björk. Non in chiesa, no.

Aggiungo delle domande a cui non so darmi risposta, da molto tempo.
1. Perché le ragazze vanno in bagno insieme? Quando iniziano a farlo e quando smettono?
2. Che senso ha la scritta “Non iniziare a fumare” sui pacchetti di sigarette? Che uno lo compra, poi legge, dice “no, scusi, troppo tardi, mi dà quello con il cancro?”
3. A quando le scritte “se proprio devi, ma è meglio che proprio tu nisba” sui pacchetti di preservativi?
4. Possiamo considerarci una civiltà tecnologicamente avanzata, anche se ancora non esistono le cinture con i razzi e io prendo l’autobus per muovermi?
5. Perché gli italiani applaudono sempre, in ogni occasione, dai funerali al riuscito atterraggio dell’aereo in cui viaggiano?
Magari le sapete voi, le risposte. A tra qualche giorno. A meno che non trovi un Internet point in chiesa. In tal caso, aprirò un forum chiamato “Parlate ora”, sulle cose da dire a mio cugino (che, una volta, gli si è rotto il casco e gli si è aperta la testa).

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