Dagli archivi: The Twilight Sad – Nobody Wants To Be Here and Nobody Wants To Leave

The Twilight Sad – Nobody Wants to Be Here and Nobody Wants to Leave (Fat Cat)
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Il quarto LP dei Twilight Sad arriva dopo un anno in cui il cantante e autore dei testi James Graham si è trovato nel tipico momento di riflessione, con annesse domande esistenziali: il “fermarsi per ritrovarsi” si è concretizzato in questo “Nobody Wants to Be Here and Nobody Wants to Leave”, registrato negli studi dei Mogwai. L’idea era quella di rappresentare le anime musicali espresse in dieci anni di carriera su disco e dal vivo: ecco quindi le scelte di autoprodursi, di usare anche in studio il fonico live Andrew Bush e di affidare il missaggio a Peter Katis, come era accaduto per il debutto “Fourteen Autumns & Fifteen Winters”.

Meno metaforici del solito, in particolare nella chiusura Sometimes I Wished I Could Fall Asleep, i versi di Graham parlano di allontanamenti, dolori, amori più o meno strazianti: il tutto cantato con passione (e arrotamento) tutto glasvegiano. L’altro membro fondatore, Andy MacFarlane, mette troppo spesso le chitarre da parte (alla My Bloody Valentine, ma lontane nel mix nella title-track), per lasciare spazio a synth talvolta dozzinali. I richiami ai Cure più grigi e brumosi sono evidenti in It Was Never the Same e i primi estratti del disco (There’s a Girl in the Corner e Last January) sono interessanti; tuttavia la cupezza di brani come In Nowheres non toglie l’impressione che gli scozzesi, questa volta, siano meno efficaci e interessanti del solito.

Recensione pubblicata originariamente sul numero di novembre 2014 de Il Mucchio Selvaggio