a classic education

Uno ogni tre giorni

Novembre è spesso un mese di grandi concerti: sarà che il ritmo impacciato dell’inizio della stagione è lontano esattamente quanto la pausa natalizia, ma da venerdì alla fine del mese saranno ben nove i concertini che il tenutario del blog andrà a vedere.
Dagli amici A Classic Education alla curiosità per EMA, dal minimalismo scarnificato di Josh T. Pearson alle sonorità danzerecce dei Junior Boys, dalle grandi aspettative per gli Horrors alla quasi certezza dei Fleet Foxes, dallo struggente desiderio di rivedere John Grant all'”oh, finalmente” dei Pinback. Ah, già: c’è anche Paul McCartney.

Listanchio

Visto che “mi è toccato” farle, ecco le scelte musicali (dischi e live) di quest’anno che sta per concludersi.

I dischi del 2007 (in ordine alfabetico, dieci, tanto per rendersi la vita difficile, tra parentesi recensioni, foto, video, live, tutto d.i.y.):

AAVVI’m Not There OST
Amor FouLa stagione del cannibale (blog, Vitaminic, live a Maps)
BjorkVolta
BurialUntrue
Colle der FomentoAnima e ghiaccio (blog)
Daft PunkAlive 2007
The NationalBoxer
Okkervil RiverThe Stage Names
RadioheadIn Rainbows (blog)
YeasayerAll Hour Cymbals

I concerti del 2007 (in ordine cronologico, dodici, tra parentesi bla bla bla):

Nine Inch Nails – Alcatraz (Milano) 01.04.07 (blog)
Colle der fomento – Crash (Bologna) 19.05.07
Sonic Youth – Piazza Castello (Ferrara) 06.07.07 (blog)
Tool + Nine Inch Nails – Arena Parco Nord (Bologna) 02.09.07 (blog, foto, video)
The Police – Stadio delle Alpi (Torino) 02.10.07 (blog, foto, video)
Same Old Song + Antelope – Locomotiv Club (Bologna) 11.10.07 (foto)
Stefano Bollani – Aula Magna di Santa Lucia (Bologna) 14.10.07
A Classic Education + Fanfarlo – Locomotiv Club (Bologna) 01.11.07 (foto, foto, video, video)
Liars – Estragon (Bologna) 14.11.07
Okkervil River – Estragon (Bologna) 18.11.07 (foto, video)
David Singer + Laser Geyser + Settlefish – Locomotiv Club (Bologna) 01.12.07 (foto)
Cristina Donà – Estragon (Bologna) 15.12.07 (blog, foto, video)

Sarà questo l’ultimo post del 2007? O vi toccherà il pippone di fine anno?

Fatto cose, visto gente

Riemergo dalla latitanza con un orrendo post a punti. Ecco che ho fatto negli ultimi giorni:

  • sono tornato all’insegnamento, dopo qualche anno, e ho constatato orrendamente che il luogo comune che stiamo peggiorando in regressione geometrica è orrendamente vero;
  • ho lavorato al sito di Maps, con molta soddisfazione: approfittatene e scaricatevi l’impossibile;
  • ho lavorato a questo (e ancora ce n’è da fare, prima del 24);
  • ho visto La terza madre: ma tanto il mio “senso del brutto” è crollato prima perché sono andato a vedere anche Profondo Rosso – Il musical (per la serie: facciamoci del male);
  • ho ricevuto una lettera che, in sostanza, diceva che avrei dovuto pagare entro la metà di dicembre, per spese varie, esattamente la stessa cifra che sto cercando di mettere da parte con lavori e lavoretti vari; visto che il numero è di tre cifre, li divido e mi gioco un ambo al lotto, che dite?
  • ho visto un concerto bellissimo, con due band in gran forma…

… e se penso a quel post, che funge quasi da paletto, beh, ho appena iniziato. Sono a pezzi per la stanchezza, ma proseguo.

We do need (a classic) education

Arrivo dopo la puzza, come si usa dire, ma penso che molti dei lettori di questo blog non siano così attenti (giustamente) a tutti gruppi che si presentano ogni giorno sulla strabiliante scena dell’indie italiano e non solo, e che vengono continuamente accolti come the next big thing, definiti “miglior gruppo di sempre”, per essere (giustamente) dimenticati una manciata di mesi dopo. Quindi rilancio parole che già in molti hanno speso, immaginando che trovare qua un post su un gruppo che non ha ancora fatto uscire un proprio disco possa avere un “valore aggiunto”, vista il mio noto scetticismo sulla cosiddetta “scena indie”. Ovviamente, se mi considerate un idiota (giustamente), il disco avrà un “valore sottratto”. Rischio.

A classic education, rispetto alla stragrande maggioranza dei nuovi gruppi italiani “indipendenti”, è altra cosa. Come era capitato per gli altri beniamini Settlefish, ho avuto la fortuna di avere i pezzi di questo gruppo direttamente dalle mani di uno dei componenti della band (anni fa, quando sentii il demo del primo disco dei Settlefish si trattava di un cd masterizzato, qualche mese fa, quando ho sentito i pezzi di A classic education, era una cartella con degli mp3: segno dei tempi). E sono rimasto sbalordito dalla bellezza dei pezzi, degli arrangiamenti, dell’uso di tastiere e archi (per cui ho sempre avuto un debole), per l’approccio pop e colto al tempo stesso, per il godimento che i singoli membri hanno nel suonare, godimento che traspariva in maniera evidente dall’ascolto delle tracce.
A classic education, prima di tutto, ascolta musica, ama la musica senza pregiudizi, e ama suonarla. In questo periodo di superficialità e ignoranza musicale non è poco, anzi, è una delle cose che fa la differenza.
E tutto questo l’ho ritrovato live, quando A classic education ha aperto per i Modest Mouse, all’Estragon, lunedì scorso. (Saranno stati i suoni, confusi e impastati per metà concerto, ma non mi sono goduto tantissimo la band di Isaac Brock, non quanto il breve set che li ha anticipati, comunque: per il concerto dei Modest Mouse sono perfettamente d’accordo con quello che dice Enzo: sono rimasto affascinato da Johnny Marr, dalla sua scioltezza sul palco. Chi suona da trent’anni si vede, e per fortuna).

Insomma, A classic education ha tutte le carte per fare il botto, come tante altre band. Ma, a differenza di altre, ha ottime possibilità di rimanere in alto. E il fatto che, al terzo concerto si siano esibiti a Londra e che presto divideranno il palco con i Wilco è solo una prova che deriva dalla forza della loro musica. Il che, per una band è importante, smettiamola di dimenticarcelo.

A classic education: sito
A classic education: MySpace
(ascoltate i pezzi!)

Intervista agli A classic education: intervista su Polaroid Blog

P.S. Se proprio domani non avete niente da fare, venite al Toga Party del Biografilm Festival. Io e FedeMC vi faremo ballare il rocchenrol come se foste ad una festa dei Delta. Insomma, come compiere 29 anni e non sentirli.

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