pixar

Piani ben riusciti (post autocelebrativo)

Quando:
– la prima puntata della nuova stagione di Seconda Visione va bene come se non ci fosse stata la pausa estiva (e domani si replica, ovviamente);
– alla riunione di condominio riesci a ricacciare in bocca a tutti i “credenti” i commenti razzisti, citando correttamente la Genesi;
– vedi l’ultimo film della Pixar e ti sembra di essere stato al cinema per la prima volta;
– la prima presentazione del tuo libro è affollata di amici ma anche di facce mai viste;
– la band che ha suonato meravigliosamente da te in radio di pomeriggio, al concerto, di sera, ti dedica una canzone;
– il tiramisù che hai fatto in diretta webcam in un’altra radio con mezzi di fortuna è commestibile;
– fai il dj per una delle feste della radio (non l’altra, la mia) più belle di sempre e, alla fine, verso le cinque del mattino, quando metti l’ultimo pezzo e saluti, ti fanno anche l’applauso,
non resta che fumare un sigaro e compiacersi.
Domani torno incazzato, tranquilli.

Di |2009-10-19T20:55:00+02:0019 Ottobre 2009|Categorie: I Me Mine|Tag: , , , , , , , , |4 Commenti

Agenda della settimana

In un post solo, serate risolte da oggi a sabato. Ehm, per me sicuro, per voi… pensateci.
Questa sera ricomincia Seconda Visione, il settimanale di cinema di Città del Capo – Radio metropolitana giunto alla nona stagione. Alle 2230 sui 96.250 e 94.7 MHz di Bologna e provincia o in streaming qua. Parleremo di Bastardi senza gloria, Ricky e Basta che funzioni.
Domani sera ho la riunione di condominio. Siete tutti invitati. Un punto all’ordine del giorno mi preoccupa: “digitale terrestre”. Mi alzerò in piedi e dirò “No!” come Marcel Marceau ne La pazza storia del mondo.
Giovedì esce Up, l’ultimo film della Pixar. Perderlo è punibile per legge. Anche se c’è un “Lodo Topo Gigio” che pende sulla questione.
Venerdì è una giornata tale per cui conviene suddividere le cose:
– a Maps ho ospiti dal vivo Amor Fou e Dente, che ci suoneranno qualcosa di edito e di inedito. E forse ci sarà una bella sorpresa. Dalle 1530 su Città del Capo… beh, vedete sopra, le modalità sono le stesse.
– alle 18 presso la Libreria Trame, in via Goito 3/c a Bologna, presenterò La guerra in cucina (Eumeswil), insieme al nuovo romanzo di Paolo Alberti Sei caffè. Con noi ci sarà Gianluca Morozzi, il curatore della collana per cui io e Paolo usciamo. Per saperne di più andate qua. Ah, se volete qui trovate un altro racconto da leggere a sbafo.
– alle 21 sarò ospite della radio cugina sempre per presentare il libro. In più pare che farò il tiramisù in diretta webcam. Il tutto a Get Black.
– e poi me ne vado al Covo a vedere gli Amor Fou e a svenire sul dancefloor, presumo.
Sabato c’è la festa di compleanno di Città del Capo – Radio… Quella là. Metterò i dischi e… Copio e incollo.

22 anni di libera informazione: ancora per quanto?
Città del Capo festeggia il suo compleanno al Locomotiv Club.
Prima di dare il via alle danze un incontro con Luca Bottura, Angela Baraldi, Emilio Marrese, Antonella Mascali. E con un video inedito di Alessandro Bergonzoni, una vignetta di Elle Kappa e tanti altri ospiti a sopresa. Alle 23 brindisi con le voci di Città del Capo e poi si balla con i suoi dj (MorraMc, Francesco Locane e Enzo Polaroid). Alle ore 21,00 al Locomotiv Club, Via Serlio 25/2 Bologna. Ingresso 5 euro.

Poi dite che non c’è niente da fare. Fatevi riconoscere. A parte alla riunione di condominio: vi sgamo io, non potete votare.

Ni*olas, Bruce Lee e la meglio gioventù

Bruslì

Domenica pomeriggio: Bologna invasa dalla gente (come oggi, del resto). E ovunque suonatori e persone con cappello da Babbo Natale (ma perché?). Vado a vedere con E. Alla ricerca di Nemo, l’ultimo film della Pixar. Il cinema, ovviamente, pullula di gente. Era secoli che non andavo al cinema la domenica pomeriggio, a vedere un film “per bambini”, poi. La sala è piena e ci sono un sacco di pargoletti che scorrazzano, ridono, cantano e fanno esperimenti con Coca-Cola e popcorn. Mi metto già dell’umore (sorridente) di vedere il film con i sottofondi e i commenti dei bimbi. Inizia il film.
Dietro di noi una bimba bellissima, che dice più volte “Ho paura”, “Perché?”, “Dov’è andato?”, “Chi è quello?”. E la mamma, paziente, spiega, illustra, risponde. Si accendono le luci e i bimbispettatori tutti non vedono l’ora di poter comprare altro materiale da esperimento. La mamma fa una telefonata, e dice: “Sì, l’ho portata a fare la cacca, la pipì, ma secondo me questo film le fa paura, che casino, come fa uno a sapere se le fa paura o meno? Ogni volta scegliere un film… La prossima volta decidi tu, ok?”

Tigei

Alla fine del film sento un padre che richiama il figlio e dice di non rispondergli e di fare il bravo. Solo che il figlio si chiama Nicholas. O Nikolas. O Nicolas. O, se proprio la perversione onomastica raggiunge vette inaudite, Nikholas. Ma non credo. In ogni caso Ni*olas se ne sbatte e continua a urlare e a farsi i cazzi suoi.
Mi sono chiesto quanti anni avessero i vari Terry, Brooke, Ridge, e soprattutto i Diego Armando che sono proliferati per un certo periodo nel nostro paese. Mi sono ricordato che, quando ero bambino, conoscevo un mio coetaneo che si chiamava di nome Bruce Lee. Dico veramente. E il fratello TJ. Solo che per noi uno si chiamava Bruslì e l’altro Tigei. Anzi, forse Tigei scriveva proprio così il suo nome. Solo di recente ho pensato che forse il padre era appassionato, oltre che di kung fu, anche di telefilm americani (io poi manco l’ho mai visto T.J. Hooker). Neanche a dire che Bruslì era uno scriccioletto magrissimo con occhiali enormi. Ovviamente.

Alla fine del film parlo con la mia amica E. di bimbi. Arriviamo all’originalissima conclusione che costano moltissimo, in tempo e soldi. Come siamo gretti. Però lei conclude dicendo “Ma tanto mio marito sarà meraviglioso”.

Torno a casa e mi preparo a registrare La meglio gioventù. Non è che mi abbia fatto impazzire, come film nel suo complesso. La prima parte (le prime tre ore) l’ho

Giovanna

trovata veramente eccellente, la seconda decisamente meno. Mentre preparo la cassetta e attendo che finisca il telegiornale e poi quello sportivo e poi le pubblicità penso perché stia registrando il film di Giordana. Forse influenzato dai discorsi del pomeriggio, sento una voce: “Lo stai registrando per i tuoi figli”. Sto per svenire per l’abominevole cazzata che la voce ha detto e inizio a pensare a me come a Giovanna d’Arco. In quel preciso momento inizia la pubblicità del governo sull’incentivo di 1000 euro per il secondo figlio. Premo velocemente REC. Questa cosa abominevole (che tanto ricorda lontane iniziative governative) deve rimanere da qualche parte sulle mie cassette.

Inizia il film. Penso a Ni*olas, a E. e a suo marito (chiunque esso sarà), alla mamma al cinema, alla meglio gioventù. A che fine ha fatto Brooke Caracci, Ridge Meneghelli e Bruslì e Tigei. E penso che per il momento di figli non se ne parla neanche lontanamente.

P.S. A parte i miei adorabili trollini, che, senza aspettare suggerimenti, pare abbiano aperto il loro blog. Del resto sono grandi, è bene che si facciano le loro esperienze. Buona fortuna, cari. Tornate a trovarmi, ogni tanto. O almeno fate una telefonata.

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