radio città del capo

Tutta la Farina del suo sacco (sapevo che non avrei resistito)

Stasera a Monolocane, intervista esclusiva (sì? Mah, non so, mica sono il primo che lo intervista…) a Geoff Farina, il leader dei Karate. Una decina di minuti di chiacchierata, in cui abbiamo parlato, tra le altre cose, di Bob Dylan, Ernest Hemingway, Chris Brokaw, Leonard Cohen, Frank O’Hara, del concetto di “indie”, della soluzione al non saper cantare.
Dalle 2230 alle 0030 sui 96.3 o 94.7 MHz di Città del Capo – Radio Metropolitana, se per voi Sirio non è solo una stella. Se no, potete sentire il tutto in streaming dal sito della radio o su RadioNation.
Ah, per voi che non potete sentire la trasmissione in diretta, ma vi piacerebbe tanto sentire l’intervista: tranquilli. Entro un paio di giorni sarà pubblicata qua.

Ecco l’intervista!

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Bla bla bla zum zum zum

Mi rendo conto che, se prestassi sempre la dovuta attenzione alle cose che capitano intorno a questa radio, la maggioranza dei miei post avrebbe contenuti simili a questo.
Insomma, è capitato di nuovo. Suonano intorno all’ora di pranzo, in radio non c’è quasi nessuno. Vado ad aprire: è una ragazza di un corriere postale che deve consegnare un pacco. Dopo le solite formalità (“Dove devo firmare?” “Dove c’è scritto ‘firma’”), la ragazza mi fa la fatidica domanda, se possibile in forma ancora più astratta: “Ma voi siete una radio?” “Sì” “Ma proprio una radio?” “Eh, sì”
Dopo un momento di riflessione, aggiunge: “Quindi, diciamo, trasmettete bla bla bla…”
Io, dopo un momento di riflessione, concludo: “Sì, ma ci mettiamo della musica in mezzo.”

Bla bla bla e zum zum zum è il contenuto della puntata di stasera di Monolocane. Dalle 2230 alle 0030 sui 96.3 o 94.7 MHz di Città del Capo – Radio Metropolitana, se siete dalle parti della città felsinea. Se siete altrove, potete sentire il tutto in streaming dal sito della radio o su RadioNation.

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Di |2005-02-17T10:35:00+01:0017 Febbraio 2005|Categorie: Things We Said Today|Tag: , , , |3 Commenti

Monolocane piumato (ma senza noms de plume)

Quei gioviali compagnoni di Magenta e Woland saranno ospiti, con i loro veri nomi, nella puntata di stasera di Monolocane. Parleremo di costume e società, sentiremo della musica e tireremo avanti fino alla prima mezz’ora del nuovo giorno. Proveremo anche a parlare di erotismo, senza scadere nella pornografia. Forse. In più le solite rubrichette e l’ameno clima salottiero.
Dalle 2230 alle 0030 sui 96.3 o 94.7 MHz di Città del Capo – Radio Metropolitana, se abitate nel territorio bolonnaise. Se siete altrove, potete sentire il tutto in streaming dal sito della radio o su RadioNation.

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Di |2005-02-10T11:24:00+01:0010 Febbraio 2005|Categorie: Eight Days A Week|Tag: , , , |2 Commenti

Dodici ore di televisione (e due di radio)

Nelle ultime dodici ore ho guardato la televisione per un’oretta circa. E ho visto…

  • Aldo Busi che parla agli amicidimariadefilippi, che, a quanto ho capito, non hanno letto quello che gli era stato assegnato durante le vacanze di Natale. Lui li insulta, dice (come alle medie!) che se non studiano, quella è la porta, che loro non contano un cazzo e che lui è un frocio (sic), ma soprattutto un grande scrittore, e che non sanno neanche qual è la fortuna che gli inetti hanno ad avere lui come insegnante;
  • il nuovo video dei Gemelli Diversi, ispirato a Ritorno al futuro parte III (almeno è il più scarso della serie);
  • un servizio sul nuovo film della Blue Sky, Robots, in cui apprendo che la voce del protagonista, nella versione italiana, sarà di Dj Francesco;
  • il TG2 delle tredici che ci propone i seguenti servizi: famiglie irachene contente delle prossime elezioni, descritte come “un evento democratico”. Esattamente, immagino, come furono eventi democratici le elezioni nel Vietnam negli anni ’60, in cui saltarono in aria più presidenti che chicchi di mais quando si fanno i popcorn. Non tutti la pensano così, però. Un altro servizio sull’esplosione a Treviso: Unabomber, senza dubbio, senza possibilità di errore. La creatività italiana se n’è andata a farsi fottere: manco un nome nostro da dare ad un bombarolo. Intervistate due persone di Treviso, che dicono (testuale): “Siamo nella morsa del terrore“. Penso a Luttazzi e al suo ultimo spettacolo, quando dice che la vera arma, ormai, è la paura creata ad hoc tra la gente. Mentre scolo la pasta, sento l’annuncio di un servizio sulle donne. Incredibile, pare che anche le femmine ci sappiano fare con viti, stucchi e bricolage: cioè, roba da non credere, anche le donne sanno mettere un chiodo. Intervistata una donna alle prese con un trapano, alla domanda “Ma lei non ha paura di usarlo?”, lascio cavalcare la mia immaginazione, e penso alla donna che sfonda il cranio della giornalista con un trapano a percussione. Domanda finale del servizio: “Ma gli uomini servono ancora?”. Il servizio finisce e io mi dico “Cazzi tuoi, così impari a vedere Costume e società“. Invece no, la simpatica rubrica del TG2 deve ancora arrivare, c’è tempo per un ultimo drammatico servizio. Al telefono un automobilista bloccato dalla neve sull’A3. L’intervistatrice chiede compulsivamente se ci sono bambini, quanti ce ne sono, cosa fanno. E la immagino mentre gode a pensare all’assideramento dei piccini in diretta.

Ho pensato ancora a Luttazzi, e al suo ultimo lavoro che sta per uscire, un disco jazz. Sulle prime non capisco, ma poi penso che tanto vale ballare e ballare fino al totale affondamento. Non che sia solo colpa della televisione, e non che solo lì se ne vedano i sintomi. Comunque io faccio la radio. Stasera, come al solito, dalle 2230, sui 96.3 e 94.7 MHz se vivete in Bononia, oppure in streaming.

Il Monolocane perde il pelo, ma non il vizietto

Torna Monolocane. Giuro che eviterò di parlare di quella legge di cui tutti parlano. Proprio perché ne parlano tutti, non ho trovato nessuno da intervistare su altro. Ma, perché c’è sempre un ma, senza se e senza ma, regalerò inviti per due persone per il film Ray, la cui anteprima si terrà a Bologna lunedì prossimo. Chiamate e rispondete a facili domande sulla vita e le opere del famoso musicista di pianobar.
Dalle 2230 alle 0030 sui 96.3 o 94.7 MHz di Città del Capo – Radio Metropolitana, se siete nella città felsinea. Se siete altrove, potete sentire il tutto in streaming dal sito della radio o su RadioNation (forse, non si sa: fatemelo sapere!).

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Di |2005-01-13T17:26:00+01:0013 Gennaio 2005|Categorie: Eight Days A Week|Tag: , , , , , |7 Commenti

Resoconto emotivo di una settimana intensa

Mi è arrivata una mail da un amico dei miei, dal nulla. Non lo vedo da anni, ma mi è sempre rimasta un’immagine vivida di lui, del suo umorismo, della sua casa. Adesso ho anche un’immagine vivida di qualcos’altro.

Caro Francesco, ti ricordo con tanto affetto per le tue risate a crepapelle.
Era quel tempo, quando si giocava a tombola, a casa mia.

No, voi non siete obbligati a commuovervi, ma credo che queste siano tra le parole più belle che abbia ricevuto.

Mercoledì ci chiama in diretta un ascoltatore entusiasta di quello che facciamo, la sua felicità è incontenibile e, per un momento, i tempi, la diretta, i volumi, scompaiono. Ci godiamo la sua meravigliosa e spontanea gioia. Sì, gioia.

Vedo la Beatles Anthology, e sento Ringo che parla di quando lui, Paul e George si sono rivisti per registrare “Free as a bird“. Ringo dice che, per evitare di farsi prendere dall’emozione, pensava continuamente che John fosse in pausa, a prendere un caffè o fuori, a farsi un giro. E poi aggiunge: “Perché John non c’è, è in Paradiso”. E indica seriamente il cielo con un dito.

Oggi, passeggiando per la città intasata dall’ansia consumistica, sento riecheggiare le note di “I Feel Fine”. Un gruppetto, per strada, sta suonando delle canzoni dei Beatles. Presto intorno a loro si raduna un sacco di gente, e tantissimi bambini piccoli, avvolti in strati e strati di giubbottini e cappelli e guanti. Tutti, e dico tutti, sorridono beati.

Ma la chiusura di questo resoconto è lo scambio che ho avuto ieri sera con un ascoltatore di una ventina di anni più vecchio di me. Mi dice: “Ma siete così cinici in radio, poi uno vi vede dal vivo e…”. Si ferma. Io provo: “E abbiamo la faccia da bravi ragazzi?” Lui non pare convinto. Riprovo: “Sembriamo dei coglioni?”. Lui pare convinto.

Il marketing e l’arte della manutenzione radiofonica

Ce l’abbiamo fatta anche questa settimana a mettere in piedi un’altra puntata di Monolocane. Il titolo del post è solo in parte sconclusionato, nel senso che parlerò con lui, l’unico blogger che lavora per una multinazionale, di cosa significa veramente fare il mestiere che fa. Ovviamente domani il nostro sarà licenziato e citato in giudizio per miliardi.
Inoltre, se ce la faccio a prepararla, vi faccio sentire un’intervista con Faso, sì, proprio il suonatore di chitarra basso di Elio e le storie tese, che ci parla di “peer to peer” e di quando sarà possibile scaricarsi sul computer di casa una riproduzione della Venere di Milo.
Come al solito, dalle 2230 alle 0030 sui 96.3 o 94.7 MHz stereo di Città del Capo – Radio Metropolitana, se siete a Bologna. Se siete in qualsiasi altro posto, ma avete un collegamento internet, potete dilettarvi con non uno, bensì due streaming.
Se no, niente.

Update. Stasera telefoneranno a Monolocane i Micecars. Oh.

Ecco l’intervista a Faso!

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Preparàti al micidiale?

Questa sera a Monolocane un’intervista esclusiva con Alessandro Bergonzoni. Esclusiva nel senso che c’eravamo solo io e lui, questa mattina, nella sala di registrazione della radio. Mi dicono che stasera c’è anche la finale del Grande Fratello. Siccome la “Redazione GF” di Monolocane sarà molto probabilmente assente, ospito opinionisti a caso. Chiamate, scrivete, fate (voi).
Dalle 2230 alle 0030 sui 96.3 o 94.7 MHz di Città del Capo – Radio Metropolitana, se siete nella città delle tre t. Se siete altrove, o se le consonanti non corrispondono, potete sentire il tutto in streaming dal sito della radio o su RadioNation.

Ecco l’intervista!

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Comodo, accogliente, gratuito

Anche stasera siete invitati nel mio Monolocane, dalle 2230 alle 0030, in onda sulle frequenze di Città del Capo – Radio Metropolitana, se siete a Bologna o provincia. Se no in streaming tramite il sito della radio o via Radionation.
Non ci sono ospiti previsti, anche se magari qualcuno mi fa una sorpresa.
Non ci sono interviste a capi marketing.
Per una sera, musica e chiacchiere. Anche se, probabilmente, parleremo anche di questo.

Aggiornamenti vari. Prima di tutto, ho trovato questo. Bene, sappiate che non sono in vendita. Anche se si può trattare. Poi, avrò come ospite e co-conduttore Paolo, che scrive qui e qui. Con lui discuteremo della figura di Jonathan del Grande Fratello, con il loro insostituibile contributo in diretta.

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If you leave me I erase you

Una puntata coi frizzi, lazzi e cotillons, stasera. Qualcuno l’aveva chiesto, beh, io l’ho trovato. In esclusiva l’intervista con chi ha deciso di fare uscire nei cinema patri Eternal Sunshine of the Spotless Mind con il titolo-che-ben-conosciamo. Sì, avete capito bene, proprio con lui, direttamente dalla Eagle Pictures.
E con me in studio Magenta&Woland.
Che volete di più? Chiedetemelo. Sintonizzatevi questa sera dalle 2230 sui 96.3 o sui 94.7 MHz se siete a Bologna o provincia. Se siete altrove, cliccate qui per lo streaming.

Update. Da oggi e per ogni giovedì la mia trasmissioncina va in onda anche su RadioNation. Ma pensa. Devo subito chiamare mia mamma.
Ariupdate. Se proprio volete, l’intervista è ascoltabile qui.

Ecco l’intervista!

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