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B – B – B: Baldoni – Baghdad – Bologna

Enzo G. Baldoni, per chi non lo sapesse è un “turista di guerra”, come ama definirsi. Ma questo non c’è scritto (immagino) sulla sua carta di identità. Diciamo che fa il copywriter, ma ha scritto per Linus, Repubblica, Diario ed è il traduttore italiano di Doonesbury. Ha grande intraprendenza, un occhio particolare sulle persone che incontra nei suoi viaggi, e un culo notevole (parole sue).
Da qualche giorno è a Baghdad, proprio lì, e, come al solito, tiene un blog. Cosa c’entra questo con me? Tenterò di intervistarlo telefonicamente ogni giorno, per la radio, per avere delle Cartoline da Baghdad. Leggetelo, sentitelo. Ne vale la pena, perché oltre ad essere intraprendente e dotato di culo, Enzo G. è bravo.

I'm Only Sleeping

In treno, tornando a Bologna, stavo spulciando divertito il supplemento del sabato de il manifesto, cioè Alias. Una lettura spesso piacevole, anche se a volte mi fa incazzare, e a volte non capisco quello che vogliono dire. Ma insomma. La prima pagina, la copertina del supplemento, è dominata da un titolo: “Il lavoro danbeggia gravemente la salute”. Interessato, leggo il lunghissimo articolo principale. Si parla di una rivista inglese, The Idler, dedicata all’ozio. Allo studio dell’ozio, ai discorsi su e intorno all’ozio. Detta così sembrerebbe un controsenso. E invece no, perché l’ozioso, detto in parole povere, vuole godersi la vita. Ma si parla anche di lavoro, di “workaholics”, cioè di dipendenti da lavoro, di banche del tempo… Insomma, una lettura molto interessante.
Sto cercando di trovare la rivista qua in Italia, ma non sarà facile. Vi consiglio, quindi, di recuperare Alias di ieri o, se no, di chiedere a me l’articolo. Vi faccio le fotocopie e ve le mando. Con calma, s’intende.

La suddetta rivista, inoltre, rivolge in ogni numero sempre le stesse domande a persone più o meno note. Le domande sono le seguenti, le risposte sono le mie, che faccio finta di essere una persona nota. Se vi va, rispondete anche voi nei commenti. Sempre meglio delle catene “dell’amicizia” che ci arrivano via mail, credo.

1. A che ora ti alzi?
Verso le undici, ma anche più tardi.
2. Salti fuori dal letto subito o rimani un po’?
Di solito salto fuori dal letto, ma dipende da quel che ho da fare.
3. Fumi e bevi? Se sì, quanto?
Fumo una decina di sigarette al giorno, almeno. Bevo quasi ogni giorno, ma non fino a strafarmi.
4. Quante ore lavori al giorno?
“Lavoro” è una parola grossa. Diciamo quattro?
5. Prendi le ferie?
“Ferie” presuppone “lavoro”.
6. Dove abiti?
Principalmente a Bologna, zona centro.
7. Dove lavori?
A casa, ma anche a Milano, Udine, Trieste, Treviso. Dipende.
8. Dove pensi?
In treno e nella mia stanzetta.
9. Quali sono i tuoi tre maggiori piaceri?
Amare, dormire, scrivere. Ma odio le liste
10. Ti piacciono i soldi?
Mi accorgo quanto mi piacciano quando non ne ho.
11. Il mondo è un posto migliore per gli ozii oggi o dieci anni fa?
Dieci anni fa ero un adolescente. Non saprei.
12. Sei felice?
Abbastanza.
13. Quante ore dormi, tra notte e giorno?
Almeno otto, ma anche di più.
14. Che stai leggendo?
Il condominio di Ballard, L’uomo ragno dato da Repubblica.
15. Se dovessi scegliere, sceglieresti i soldi o l’arte?
Uff.
16. A cosa stavi pensando?
A me povero. Cioè a me adesso.
17. Quali sono i tuoi eroi?
Eroi?
18. Un consiglio per i giovani?
Sono troppo giovane per dare i consigli ai giovani, anche se mi piace come ha risposto Arthur Smith a questa domanda: “Non procreate”.
19. Ti piace andare in giro svagandoti?
A voglia.
20. Che cos’è il Paradiso?
Essere felici e sereni, credo. Anche se forse è noioso. Ma che ne so…

Di |2003-12-28T17:28:00+01:0028 Dicembre 2003|Categorie: I Me Mine|Tag: , , , , , , |5 Commenti
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