Archivi mensili: Agosto 2003

Coppie, storie, letture

Oggi sono andato a finire di leggere il libro della Gallagher (Io e Carver, Minimum Fax) in piazza Santo Stefano. Il libro è una letteratura di una relazione, ci sono saggi introduttivi della Gallagher ai libri del marito, riflessioni, parti di diario, lettere, eccetera. Una lettura frammentata che mi ha permesso più volte di alzare la testa e di guardarmi intorno. Ci sono stato due volte a leggere in piazza, la prima verso l’una, la seconda verso le sei. Entrambe le volte ho visto una famiglia di americani. Che strana coincidenza. Forse si erano persi, ma si sa che

nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino

ed escludo che la famigliola in questione fosse di Berlino.

Poi: una ragazza magrissimissima che si è messa a scrivere qualcosa con una grafia minutissima, tutta piegata in maniera strana. Mi ha ricordato un insetto stecco. Forse non è carino come paragone. Perdonatemi.
Ogni tanto vedevo delle donne. Sembravano sole, poi spuntavano i partner. Che cosa buffa. Sembravano destinate a ricongiungersi col partner. Mi ha fatto venire in mente il mercurio. Avete presente quando si rompe un termometro e ci sono in giro tutte queste palline argentate liquide divertentissime che stanno lontane le une dalle altre, ma poi quando si toccano si uniscono e formano una goccia più grande, che pare inscindibile…
E anche due ragazze, giovani e carine, che parlavano tra loro. Mi sembravano interessanti, fino a che una di loro ha deciso che doveva cambiare suoneria al cellulare. E le ha provate tutte, più volte. Il mio interesse è scemato.

Ho pensato a Ray e a Tess (Carver e Gallagher) e a quanto si volevano bene.
Ma non mi sono intristito, anzi. Vivo la mia singletudine. E basta. Senza orgoglio né rimpianti, ma con una caratteristica tipica del nostro popolo. No, non il fatto che cantiamo sempre. Parlavo del fatalismo.
Domani me ne vado a Roma. Ma il mio portatile viene con me.
Adesso mi guardo qualche altra puntata di “Blu notte” fumando sigarette e bevendo rum cooler. Giudicate voi.

Portacenere

Ascolto l’ultimo disco di Bugo. Non capisco se mi piace o no. Banale dire che è una specie di Beck italiano (e probabilmente, anzi, sicuramente esagerato). Ma lo penso, mentre lo ascolto. E quando penso questo, il testo delle sue canzoni si trasforma nella mia testa in questo.

Sembro il Beck italiano?

E ‘sti cazzi.

Insomma, credo che abbia ragione. E poi il video di “Casalingo” sembra girato in Odorama. Fantastico.

No, lo sento e mi piace. Dite pure che è un furbetto (lo è) e che appunto ricorda molto il signor Hansen (rosico ancora adesso per non essere riuscito ad andare al suo concerto di Urbino). Ma mi piace. Adesso fumo una sigaretta per riempire il posacenere.

Di |2003-08-16T15:50:00+02:0016 Agosto 2003|Categorie: I'm Happy Just To Dance With You|Tag: , , , , |2 Commenti

Brividini

Ok, ha piovuto. Ma poco. Io, infrangendo le promesse, ho acceso la televisione, ma per vedere qualcosa offerto dalla TV di Fastweb. L’archivio di RaiClick, per la precisione la puntata di “Blu Notte”, condotta da quell’amabile narratore di Carlo Lucarelli, sul caso della Uno Bianca. Sapete com’è, uno vive a Bologna, si informa sulla città e sulle cose che sono accadute qui e nei dintorni. In fondo ci vivo solo da sette anni, no? Beh. Come al solito il tono è un po’ piacione, ma il programma nel complesso è interessante. Mi ha fatto paura.
Mi è venuta la curiosità di sapere qualcosa di più del cosiddetto “Delitto del DAMS”. Anche perché è avvenuto in via del Riccio, non molto lontano da dove sono adesso. E in via del Riccio ci ha abitato un mio carissimo amico fino a poco tempo fa. Ma la puntata pare non essere disponibile.
Penso che potrei stare tutta la notte a guardare quelle trasmissioni. Ma ho finito la birra.
E, in fondo, sono solo soletto in una casa enorme.
Aiuto.

Zapping

Ha piovuto dieci minuti, forse un po’ di più. Ma non è di questo che voglio parlare. E’ che ho visto qualche minuto di televisione, facendo zapping abbastanza di frequente perché saltavano la ricezione dei canali a causa del temporale. Ecco l’elenco delle cose che ho visto.

  1. Raffaella Carrà e Christian De Sica che cantano “Baciami piccina” (credo). Lei canta con accento inglese. Perché?
  2. Avventura a Vallechiara, un film con Stanlio e Ollio. Colorato artificialmente. Perché?
  3. La pubblicità delle finali del Festivalbar. Perché?
  4. Una pubblicità dei Tampax con un marchingegno che permette di indossarli facilmente. Questa vale la pena di essere raccontata. Un pulmino nel deserto. Dietro due ragazze (ovviamente bellissime) e davanti due ragazzi (anche loro bellissimi). La strada è dissestata, quindi le ragazze vengono sballottate. Una ad un certo punto deve mettersi l’assorbente, ma la strada (e l’abilità di guida di uno dei ragazzi) fa così schifo che non ci si regge in piedi. Ma lei si chiude in bagno (sic, nel pulmino) e esce soddisfatta. Ecco. Perché?
  5. Un pezzo di MTV Dismissed in cui una pretendente dice: “I miei amici mi apprezzano perché sono pazzerella”. Il cameraman ovviamente le inquadra le tette.
  6. Sempre per la serie: audio/video, ho solamente sentito la pubblicità di alcuni wurstel che ha per testimonial Martina Colombari. Questa la lascio senza commento, ma mi viene da pensare che non mi ricordo di una pubblicità di wurstel decente, così come di assorbenti interni. Questione di forma?

E inoltre vengo a sapere che la zanzara tigre se ne sbatte dei repellenti. Intesi come “Autan”, che avete capito… E come faccio io? Come? Intanto evito di accendere la televisione. Oppure la accendo, ma guardo un film in cassetta. Oppure continuo ad imperversare qua. L’uomo moderno è veramente perso nel marasma delle possibilità.

L'inizio

Dopo una giornata di tentativi, ce l’ho fatta e ho aperto anche io il mio blog personale. Potrei dirvi che l’ho fatto perché non mi sentivo al passo coi tempi senza averne uno. O che passare il ferragosto in città è molto cool (!) ma anche molto poco cool (!!) e noioso. Potrei dirivi che l’ho aperto perché avevo bisogno di distrarmi dalla perdita d’acqua che penso farà crollare il tetto della mia cucina a breve. Ma tanto io me ne sto dall’altra parte.
Potrei. E invece, boh. Intanto vediamo come vanno le cose.
Sappiate che sono un fanatico della lingua italiana (l’unica lingua che sa di pizza e che suona il mandolino). Evitate abbreviazioni e “x” e “k”. Stendete le vostre parole lettera per lettera, come un bravo pizzaiolo fa di solito con la pasta. E non pensate di esagerare in quanto a sapore. Ma immagino che per qualche commento ci vorrà del tempo. Intanto vado a sproloquiare qua e là.
A presto.

Di |2003-08-15T17:49:19+02:0015 Agosto 2003|Categorie: I Me Mine|Tag: , |3 Commenti
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