Eight Days A Week

Back to the USA

Considerando che non posso permettermi un nuovo viaggio negli Stati Uniti, mi riferisco al fatto che Maps, la trasmissione che conduco dal 2007, è di nuovo sbarcata in America, con l’intervista a Mark Stewart di cui ho parlato anche in questo blog. Il ringraziamento va ovviamente a J. (ora in tour proprio colà) e a P. che è stato al mio fianco, camera in mano, a sopportare tutto quanto.

Daghe, amore e stregoneria

Era un po’ che non andavo a un concerto metal, ma non mi aspettavo che lo fosse quello degli Electric Wizard visto qualche ora fa. Probabilmente perché il concerto era ospitato al caro Locomotiv Club, che di solito non ha in programmazione live di questo tipo. Eppure, sarà che gli Electric Wizard hanno come ispirazione i Black Sabbath, producono suoni pesanti e sepolcrali, parlino di stregoneria, orrore e messe nere e suonino metal, ma insomma il Locomotiv era pieno di metallari, ieri.
Un panorama spiazzante solo all’inizio, considerando che c’è tutt’altra popolazione che frequenta solitamente il circolo. Comunque, è bastato guardarmi intorno, carpire alcuni discorsi, vedere la ressa ai banchetti di dischi,e delle piccole distribuzioni, e sentirmi dire “scusa” perché una persona mi aveva urtato per sbaglio per confermare, ancora una volta, quello che scrissi anni fa: il popolo dell’heavy metal è il migliore di tutti. Tutti gentili, tranquilli, fieri in maniera sincera delle loro giacche e toppe con teschi e spade (ne ho ancora un bel po’ anche io, da qualche parte).
E curiosando in rete, scopro Metalheads Against Racism. Quasi quasi formo una band solo per comparire nel chilometrico elenco delle adesioni: le magliette giuste, del resto, le ho già.

Mercoledì piatti, giovedì trippa?

Piatti, poi, non esageriamo: ho due lettori cd. Comunque, stasera allieto di nuovo la baita di AlmaMater in piazza Verdi a Bologna, dalle 20 alle 24. Musica esclusivamente appartenente all’arco alpino e derivati, dalle Giulie alla Svizzera, dalle Cozie ai Carpazi.
Costa tutto poco, anche fare cambiare idea al dj.
Ci vediamo a valle.

Di |2011-03-02T08:00:00+01:002 Marzo 2011|Categorie: Eight Days A Week|Tag: , , , |0 Commenti

Presentare libri di Gianluca Morozzi

Questa indicata dal titolo è una delle attività che ho fatto più di frequente (a parte quelle quotidiane) nella mia vita. Ho iniziato, se non sbaglio, con diverse date di Blackout e continuo stasera. La domanda (corretta) che voi piccoli lettori vi state facendo è: ma quale dei tanti libri di Morozzi usciti negli ultimi mesi il nostro presenterà? Avrei avuto l’imbarazzo della scelta, ma in effetti si tratta dell’ultimo-ultimo Spargere il sale, una raccolta di racconti pensata come una raccolta di b-side, inediti e rarità (e sono sicuro che il paragone verrà apprezzato, conoscendo Gianluca).

Insomma, l’appuntamento è, per chi è a Bologna, alla Feltrinelli di Via dei Mille dalle 21. Con me e Gianluca ci saranno due guest-star: Freak Antoni e Dandy Bestia degli Skiantos. Accorretevicisi.

Una possibilità per documentarsi

Ma come, ho pensato: io che segnalo un sacco di cose mie su questo blog, in sommo disprezzo a ogni contenimento dell’ego, mi sono dimenticato di piazzare l’ennesimo link autopromozionale?
Rimediamo: da qualche mese collaboro con la Pampero. Non mi pagano in bevande, se no chissà che fine facevo, e non faccio l’assaggiatore. Insieme all’amico-di-lunga-data F. e a validi collaboratori, scrivo per lo più di cinema. Niente di nuovo sul fronte, direte voi, vista la trasmissioncina apposita. Sì, però Pampero Fundaciòn si occupa di documentari. Ed ecco che l’interesse un po’ aumenta, visto che in Italia il documentario ha trovato o ritrovato di recente un po’ di attenzione da parte degli addetti ai lavori e della società intiera.
Qui c’è il mio ultimo pezzo, uscito alla fine della scorsa settimana, sulla meravigliosa coppia Kinski-Herzog. Ma ve ne sono molti, molti altri firmati dal resto della redazione che meritano una lettura attenta.

Gimme Shelter

Annunciaziò, annunciaziò. Questa sera dalle 21 a mezzanotte (cambio di programma!) sarò in piazza Verdi a mettere un po’ di dischi all’interno dello spazio Almamater, calduccio e confortevole. Venite, vi godete il bar e il tepore e ascoltate canzoni e ballabili. Fate pure delle richieste, portate i Negroni al dj, ma ricordatevi che non ho “Waka Waka”.

Di |2011-02-09T08:00:00+01:009 Febbraio 2011|Categorie: Eight Days A Week|Tag: , , |2 Commenti

Fa un freddo porco

No, il blog non si è ancora tramutato del tutto in un ricettacolo di luoghi comuni e discussioni di stampo meteorologico, anzi: segnalo due cose che uniscono due tra i piaceri della vita.

Il primo, rimaniamo su temi recenti, è la scrittura. ISBN Edizioni lancia un concorso chiamato “Io sono febbraio”, ispirato al titolo di una delle ultime uscite della casa editrice milanese, firmata da Shane Jones. Si può partecipare con un racconto, un video, una foto e mille altre cose, fino alla fine del mese: ma il freddo dell’inverno, in qualche modo, deve esserci negli elaborati. Qui tutte le informazioni.
Il secondo è il cibo: è partita infatti da alcuni blog culinari l’ennesima “azione web” contro le porcate dei nostri governanti. Entro il sei febbraio “Liberiamoci del maiale”. Nel senso che, entro domenica, tutti sono invitati a postare sul proprio blog una ricetta a base di carne suina. Questa iniziativa non cambierà niente, ma ce ne sono talmente tante vacue e stupide, soprattutto su Facebook, che almeno qui qualcosa di utile viene fuori.
Parteciperò? Con il poco tempo che ho a disposizione ultimamente, direi che il risultato migliore sarebbe un racconto per ISBN che racchiuda una ricetta con carne di maiale. Ho scritto qualcosa di simile, anni fa, e mi è pure andata bene: il racconto fu pubblicato. Prima di andare a Milano alla premiazione di questo concorso, in effetti, scrissi sul blog una ricetta. Eccola. E il cerchio si chiude.

Tre dei miei fantasmi

I reading, accidenti. Sembra una cosa facile, scegliere dei brani da leggere: se si ha a cuore l’essere umano (in forma di pubblico del reading stesso) e la sua sopravvivenza, be’, non è cosa semplice. Quando, quindi, Malicuvata mi ha chiesto di metterne in piedi uno, io mi sono trovato in difficoltà. I miei padrini Egle e Gianluca non erano disponibili, e quindi… (Riceviamo e pubblichiamo)


Tre dei miei fantasmi
nasce dalla musica, o meglio, dalla mancanza di musica che volevo avere con me per questa mezz’oretta di letture. I musicisti che mi hanno accompagnato finora nei reading erano occupati: l’ho scoperto proprio mentre riascoltavo Ghosts I-IV, la monumentale opera strumentale di Trent Reznor, forse la cosa più vicina all’ultima premiatissima colonna sonora per The Social Network che Reznor ha scritto con Atticus Ross. Ho pensato che quella poteva essere la musica giusta per la lettura. Quindi ho scelto tre dei miei racconti che, in qualche modo, parlassero di fantasmi, sebbene non nel senso classico del termine. “Il biglietto” e “La guerra in cucina” sono stati ripubblicati recentemente nella mia ultima raccolta di racconti. “La rottura del ghiaccio sottile”, invece, ha visto la luce in un’antologia edita da Manni e credo sia la prima volta che viene letto in pubblico.
Domani sera allo Zammù, via Saragozza 32, Bologna, dalle 2130. Essiateci, se vi va.

Tornare a ballare e fare i diggei

Ne è passato di tempo, da quella serata di luglio, il cui resoconto è stato molto apprezzato e commentato. Ma domani sera torno a mettere un po’ di dischi. Sarà mia compagna la coconduttrice di Maps, la cara Eleonora. Volete vedere che faccia abbiamo? Volete sputarci forte? Cogliete l’occasione di farlo e di vedere dal vivo Uochi Toki e Bachi da Pietra.

Il tutto al Locomotiv Club, domani sera.

Di |2011-01-20T08:00:00+01:0020 Gennaio 2011|Categorie: Eight Days A Week|Tag: , , , , , |2 Commenti
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